13 febbraio 2008

greg e lillo

In questi giorni, letteralmente sotto casa mia, Greg e Lillo prendono dolcemente in giro il cinema horror con una piece teatrale veramente divertente, che fa sorridere, ridere e spensierare.
Li conoscete anche per
radio, quando ritirano sù le coscienze italiche che hanno avuto l'ardire di sorbirsi le orripilitudini di Condor.
Facciamo per un attimo gli Umberto Eco della situazione: come mai hanno successo? Che tipo di comicità è la loro?
Se sul primo punto andrebbe ricordato che (quasi) sempre il gusto e il contesto stabiliscono il successo di un comico, va anche aggiunto che quella romana è la comicità meno circoscritta che esista.
Ogni regione ha la sua comicità, però bisogna entrare nella stanza delle tradizioni per comprenderla del tutto.
Noi romani abbiamo l'innata capacità di uscire dal localismo. Usiamo la nostra lingua per una comicità che sa andare con naturalezza oltre i nostri confini.
Del resto i personaggi verdoniani hanno superato di gran lunga il loro "inventore" per diventare poi patrimonio comune.
Arriviamo alla seconda domanda: la loro comicità è di tipo indipendente. Non ha bisogno di un pretesto politico o antropologico. Esisterebbe comunque e vivrebbe comunque.
Qui sotto potrete ammirare la mitica Fiera del Tufello che li lanciò ere fa nel mondo dello spettacolo, quando ancora si chiamavano Latte e i Suoi Derivati.
Buon divertimento... 'nà camboggia.



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