29 luglio 2010

il codice della strada di una dittatura illuminata

Mentre questo governo vara l'ennesimo e inutile codice della strada - "inutile" perché non verrà mai applicato a dovere, nel nome di un'idea di democrazia pura da raggiungere attraverso una dittatura illuminata, il sottoscritto si permette di suggerire alcuni rimedi lampo contro comportamenti stradali italici ormai radicati nel nostro territorio.
Naturalmente sono suscettibili di vostri suggerimenti... ma in eccesso, mai in difetto; altrimenti i puniti non avranno imparato un beneamato nulla.
Codesti rimedi, poi, non dovranno passare attraverso regolare processo; semmai andranno applicati appena constatato il reato.
A tutti i responsabili dei seguenti reati verrà comunque tolto il diritto di voto per due legislature (amministrative, politiche, regionali ed europee, ma in maniera indipendente l'una dall'altra).
Ai guidatori di monovolume sorpresi al cellulare, cinque giorni consecutivi di flessioni sulla sola mano destra, ritiro della patente per un anno, lavori socialmente utili per cinque mesi.
Chi ascolterà lo stereo ad alto volume verrà chiuso in una stanza per un anno intero accompagnato ininterrottamente dal vecchio jingle di Canale5.
A chi butterà una cicca dal finestrino verrà incendiata la casa.
Il ciclista che non tiene la destra o che occupa l'intera carreggiata coi suoi famigliari/amici verrà accompagnato sulle dune di Al Quesir in Egitto e dovrà ritornare nella città natìa senza aiuto alcuno.
Chiunque non rispetti le strisce pedonali verrà costretto dentro un'automobile da crash test, legato sul posto di guida, a correre a 100 all'ora contro un proprio caro a scelta (ovviamente legato ad un palo), con repentina frenata telecomandata a pochi centimetri dal malcapitato. Se dopo questo simpatico rimedio, il tizio dovesse ripetere il reato, verrà ripetuta la punizione, senza però fermare il mezzo al momento opportuno. Così forse imparerà qualcosa.
Il guidatore che ti sta appiccicato dietro senza rispettare la distanza di sicurezza dovrà vivere per un anno con un peso di cinque chili sul collo, tale da fargli venire una bella cervicale. Non potrà guidare per cinque anni neanche un monopattino, e gli verrà ritirata l'eventuale laurea conseguita, oppure abbassato al minimo consentito il punteggio conseguito alla Maturità.
Il cafone che lampeggia per farti scansare verrà chiuso in una stanza per un anno consecutivo sempre con un'immensa luce puntata sul viso.
Il deficiente che usa il clacson in maniera inopportuna sono io, e quindi non subirà punizione alcuna.
Il proprietario di un diesel sorpreso a riscaldare il motore verrà chiuso in una scatola per un giorno, il cui unico foro per respirare verrà messo accanto al suo diesel ovviamente acceso.
Chiunque uscendo dall'auto alle tre di notte continui a parlare con chi lo ha accompagnato a casa, verrà chiuso per una settimana dentro una stanza e 24 ore su 24 dovrà salutare se stesso riflesso su uno specchio.
Ai centauri che parcheggiano sui marciapiedi o intorno ai mezzi degli invalidi verranno sottratti i figli o l'eventuale partner per un anno, perderanno tutti i meriti acquisiti sul posto di lavoro, oppure dovranno accompagnare persone anziane e invalide per un periodo di cinque anni.
Ai centauri o agli automobilisti che sorpassano a destra verrà sottratta la patente, a vita. Poi, per un periodo di cinque anni: dovranno indossare una benda sull'occhio destro camminando al limite dei marciapiedi sinistri; negli autobus non potranno appoggiarsi agli appositi sostegni; non potranno rivolgere richieste di aiuto a chicchessia.
I centauri o gli automobilisti che supereranno i limiti di velocità dovranno camminare in ginocchio sui ceci per due anni, non potranno più guidare neanche le automobiline del nipote, dovranno accudire i famigliari delle vittime degli incidenti stradali o assistere le vittime sopravvissute. La durata di tali pene sarà in proporzione geometrica ai chilometri in eccesso.
A chi passa col rosso la pena di morte, ma dato che la dittatura illuminata è appunto illuminata, il colpevole subirà la totale sottrazione di ogni bene materiale ed economico.
Chiunque si renderà colpevole di un incidente subirà la pena stabilita dai parenti delle vittime.
Le ditte che non cureranno a dovere la manutenzione delle strade verranno sciolte, e i dirigenti costretti ai lavori forzati a Villa Literno per un periodo da cinque a dieci anni. I lavoratori omertosi, invece, dovranno risolvere le mancanze constatate; quelli che avevano cercato di fare qualcosa erediteranno gli appalti delle società colpevoli.
I sindaci e gli amministratori che non vigileranno sulle mille insidie che la strada propone, perderanno ogni possibilità futura di candidarsi, e anche la casa al centro di Roma e quello a New York. I figli verranno costretti a lavorare per due anni, sempre a Villa Literno, così impareranno a essere viziati da genitori così distratti per la cosa pubblica.

2 commenti:

Berica ha detto...

fumo negli occhi

AL ha detto...

sense of humor zero, eh?