28 marzo 2011

Mister S.a.L.S.a.: il mondo sono io, e non disturbate

Avrei voluto scrivervi una lunghissima e complessa analisi di questa ennesima prova di malafede e ineducazione del Berlusconi del web (Mister S.a.L.S.a., ovvero Sua Assolutezza Luca Sofri e Associati): alla fine, però, tante sarebbero le cose da sottolineare nel contesto specifico, che vieni sopraffatto dalla stanchezza. Mister S.a.L.S.a., insomma, la passa sempre liscia, complici inconsapevoli anche troppi suoi lettori, evidentemente o pigri o privi di uno spirito critico di base, il più semplice (suvvia: Mister S.a.L.S.a. non è così complesso, dài).
Ma c'è di più: non riesce più a contenere sulle spalle il diritto di critica altrui, da ammettere platealmente che d'ora in poi censurerà qualsivoglia forma di constatazione, seppur garbata.
Leggete fino in fondo tutta la quaestio (tanto è breve), perché è un esempio straordinario e abbastanza semplice di quello che vado scrivendo da tempo:
  • lui denuncia un fatto (senza aver fatto verifiche, come dovrebbe un giornalista, anche il più banale)
  • allude qualcosa "contro" qualcuno che gli sta sulle palle sempre e comunque (Vendola, in questo caso, spesso deriso anche dai suoi amici)
  • difende a spada tratta il suo compare di turno (il mite Civati, in questo caso), vittima di torti assoluti
  • aggiunge una cattiveria gratuita
  • e poi sbatte tutto in faccia ai suoi lettori, come fosse la verità assoluta
Credetemi o no: nel caso specifico (potete verificare), io ho fatto solo notare che il suo compare non è stato vittima di nessun "furto", semmai lo è stato uno scrittore più vecchietto e noto di lui, in tempi ben che andati. Altri fanno notare altre effettive e lineari incongruenze. Insomma, è un pasticcio: Mister S.a.L.S.a.ha effettivamente scritto una sciocchezza; lui che le addita agli altri (usando spesso il termine "fesserie"), ci è caduto dentro con tutto il gilet.
Anziché recedere, come buona parte dei maschi italiani (sempre un po' mammoni e infantili) Mister S.a.L.S.a. ha ben altro da proporre: il suo è un verbo assoluto, e siamo fessi noi che osiamo contraddirlo.
Vi riassumo la sua tripla risposta (indovinate quella riassunta male):
  • ao' ma stavo a scherzà; fessi voi che non lo capite 
  • e mica bisogna farne un caso di stato! 
  • ma non c'avete niente di meglio da fare?
Togliete il nome di Mister S.a.L.S.a., e aggiungetene uno qualsiasi, di un qualsiasi italiano medio, e avrete sempre la stessa formula.
Del resto, uno che scrive che il mondo è fatto "a mia immagine e accoglienza"; uno che gioca col fuoco scrivendo che se il suo collegamento adsl continuerà a funzionare male, abbatterà il primo traliccio che trova; uno che fa politica su ilPost, e non certo informazione (gli spiegoni di Francesco Costa, per esempio, non sono inchieste giornalistiche, ma collazioni di testi altrui, e da prospettive perlomeno di parte); con uno così, insomma, come puoi fare un confronto politico, un dibattito sociale, una proposta di cammino verso qualcosa?
Ma, soprattutto,come puoi pretendere di accettare le sue proposte politiche (al di là della sua terrificante sintassi, s'intende)?
Per lavoro sono appiccicato al web quasi tutto il giorno, e non c'è verso di distaccarsi dal suo metodo e dal suo approccio: Mister S.a.L.S.a. sta ovunque, anche se non richiesto, anche se non citato. Paradossalmente sta anche in questo blog, che da anni ne denuncia contraddizzioni e povertà.
Il parallelo apparentemente forzato che faccio tra Mister S.a.L.S.a. e Berlusconi ha un suo perché: entrambi hanno bloccato il paese (il primo, quello virtuale; il secondo, quello quotidiano); con entrambi la gente si adegua, si adagia, li segue come un'ombra, come un esempio, come faro tecnico e metodologico. Signore e signori, se avete un minimo di coscienza e spirito d'iniziativa, potrete e dovrete fare meglio di lui, meglio di loro.
Da domani torno alla cultura: non ne posso più di fare le pulci a un simile individuo; parafrasando Moretti, evidentemente ve lo meritate... io no, però.
Detto ciò, e considerato come sono stato trattato nella su citata quaestio, non mi aspettavo un commento privato da parte di un anonimo che non vuole essere pubblicato; commento molto bello... grazie.

6 commenti:

Bos ha detto...

Tra poco ti denuncia per stalking... :) No, anzi, lui ha cose migliori da fare.

L'unica cosa è che non so se alla fine ha davvero tutta questa rilevanza che gli attribuisci (addirittura il berlusconi del web mi pare troppo lusinghiero, dài...). Cioè, su un certo stile di blogging, quello che determina i premi, probabilmente sì, ha molta influenza. Ma, insomma, io non credo abbia poi tutto questo seguito. Come non ce l'ha l'ala del PD che rappresenta, direi. Però è un'ala che fa più casino delle altre, magari.

AL ha detto...

Il problema non è lui, né tantomeno la sua mediocrità, ma dello "stile" che ha imposto, del metodo ch altri gli imitano; ed è cosa molto più grave.
Sono uno dei pochi che ne denuncia le (facilissime) contraddizioni, perché non ho l'attitudine del borghese timorato.
Dico io: hai mai provato a leggere, per esempio, gli "spiegoni" di Francesco Costa? Malafede doc.
E ilPost? Una furbata mediatica che non riuscirà mai ad avvicinarsi alla sua principale fonto di ispirazione (Huffington Post, cioè): terzismo e furbismo a go-go... e la gente non se ne accorge!
Ma che razza di persone siamo, se neanche ci accorgiamo della pochezza di uno che strainvade il web con la sua mediocrità?
Boh...
Ciao Boscetto... e mi spiace di FF: era una bella accademia di pensiero.
Alessandro

Bos ha detto...

Grazie, non so se hai visto ilfuturista.it: il progetto riparte.

Comunque, nel merito: io credo che tanta gente non dica niente perchè, semplicemente, non trova queste cose rilevanti. Sì, è un'operazione furbetta, povera. Un po' rimasticatoria, gossipara, ma uno si tiene quel che di buono ogni tanto qualcuno, nella marea di testi prodotti, scrive, e ignora il resto. Il problema è più ampio, sono d'accordo. E' il fatto che la sinistra sta faticando da anni, da decenni, a fare produzione culturale. A tutti i livelli (librario in primis). E' sintomatico proprio il post di Sofri sul miglioramento del Domenicale del Sole, quando a me pare che si tratti invece di un peggioramento! E per valutare il presunto miglioramento si cita la grafica.

A livello editoriale (anche su web) siamo ancora lì. L'idea di scorrevolezza, di fluidità, di ariosità. E il rifiuto del peso, della riflessione e dell'argomentazione. Però secondo me è una deriva culturale non solo italiana (anche se in Italia è molto forte, più che altrove) introdotta dal dominio della pubblicità. Ho sempre pensato che se i pubblicitari sono per lo più di sinistra, ebbene, qualche responsabilità sul linguaggio della destra che è venuta, ce l'avranno pure. E se non sono riusciti a tradurre un modello linguistico che pure hanno creato e imposto, sui propri contenuti e sulla propria agenda, non sarà forse proprio che sono i contenuti e la propria agenda ad essere carenti?

Infatti si parla di grafica, di forma, si fanno le rimasticature dei pezzi altrui, raramente con intento didattico, assai più spesso con intento di orientamento, di framing.

E i contenuti non ci sono mai, sfuggono, sono sempre impliciti, non dichiarati, come se non si fosse orgogliosi di dichiararli, come se non si potesse esibirli perché non si sa mai, magari cambia il vento, magari arriva un contr'ordine dal partito e bisognerà fra pochi mesi sostenere il contrario...

Insomma, è la vittoria del tatticismo permanente anche in comunicazione. Di questo Il Post è solo un esempio, i nomi che citi sono esempi, non i più importanti. E il dramma, però, è proprio lì.

Ho scritto un papiro, di getto, non era intenzionale, sorry... ;-)

AL ha detto...

Ottimo e interessantissimo, invece: hai saputo dire più te con questo commento che io con tutte le mie gaculatorie.
Grazie, veramente grazie. Spero tu sia stimolante di persona come lo sei per iscritto: prima o poi ci si incontrerà per caso, e ci faremo quale Laphroaig insieme.
Anzi: se vuoi scrivere qualcosa anche qui, tu me la spedisci, e io te la pubblico, senza censure e senza ritocchi (oddio, se mi sbaglierebbi sintassi e punteggiatura, concedimi qualche correzzzzione).
Casa mia è anche tua.
Ciao,
Alessandro

AL ha detto...

avrai capito pure che la mia presbiopia mi fa scrivere male, veramente male

Bos ha detto...

Esagerato, ma grazie. Di persona sono ancora più noioso. Quindi figurati... :)