24 gennaio 2013

live and let Bond

Ho appena finito di leggere Vivi e lascia morire di Ian Fleming, nella nuova edizione curata da Adelphi
Al di là di un micidiale "quant'altro" in prima pagina che farebbe trasalire anche un pizzettaro di periferia, è un ottimo testo, perlomeno per chi ama il genere.
Ma, soprattutto, dovrebbe essere letto da chi ama il cinema: insieme al precedente Casinò Royale, infatti, ci restituisce il personaggio per quello che è veramente, con delle durezze e angolature veramente toste, che dimostrano almeno due cose: gli sceneggiatori dei film avevano due palle grosse come il Colosseo per miscelare queste caratteristiche con quelle tipiche del personaggio che conosciamo noi; i critici cinematografici (italiani) non hanno mai letto Fleming. 
La prima cosa è una goduria per chi ama fare confronti tra narrativa e sceneggiatura; la seconda è l'ennesima dimostrazione di quali sciocchi stiano uccidendo il cinema, ben prima di chi scarica illegalmente.
Una curiosa curiosità: in questo libro troverete almeno tre momenti di tre trame di tre differenti film di 007. La prima, quella originale (caratterizzata dal tema d'apertura dei Wings). La seconda, Solo per i tuoi occhi. La terza, Vendetta privata.
Leggete, e capirete.

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