30 dicembre 2013

Gli Standard di Fresu e Caine a #UJW21 (recensione da #Orvieto, #jazz)

Più che un viaggio negli standard, è stato un percorrere in lungo e in largo il mondo del Miles Davis premodale. Molti brani proposti, infatti, erano cavalli di battaglia del trombettista nero, che Fresu e Caine hanno riletto con molto mestiere ma poco coraggio.
Dispiace dirlo, ma dai due mi aspettavo molto di più, specie da Caine, che ha maltrattato il piano e il Rhodes come fossero scarne pareti da riempire di chiodi e puntine.
Ad alcuni momenti di rara bellezza (specie nel bis, con Valentine e But Not For Me) si sono intervallati lunghi episodi di "duelli" musicali che hanno coinvolto vittime inconsapevoli da Porgy and Bess (ben due) o cose tipo Cheek To Cheek.
Mirabile il purtroppo breve gioco delle parti su Night In Tunisia (che si mantiene giovane, nonostante l'età), velleitario e quasi ridondante il consueto uso di effetti elettronici da parte del sardo.
Insomma, quando gli Dei suonano non possono perdersi in giochetti da comuni mortali.
Vedremo stasera cosa accadrà.

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