04 settembre 2022

ROMA, CITTÀ DELLA PAROLA di Maurizio Bettini (Einaudi)

La parola data, senza controparte scritta, senza bisogno di testimoni, senza dubbi da parte dell'interlocutore. 
La parola che pesa perché - appunto - è parola; dove il suo peso qualifica l'affidabilità e la credibilità di chi la proferisce.
La parola ben detta, con la giusta attenzione e padronanza dei corretti vocaboli.
La parola come simbolo culturale, sociale, religioso, che distingue un popolo da tutti gli altri.
Questo splendido libro restituisce la gloria della primissima Roma da un'angolazione insospettabile, incredibile, inaspettata, che ristabilisce un significato potente alla bellezza sferica della romanità, che onestamente non conoscevo né tantomeno immaginavo.
Un libro chiaro, scritto benissimo, documentato, mai dottrinale, mai sciatto, dove l'attenzione alla struttura della ricerca è sempre accompagnata da una vasta ed eterogenea lista di esempi, di ricerche, di prove e controprove.
Un libro dove ogni parola (appunto) ha la sua dignità e il suo corretto utilizzo.
Addirittura, stimola una sorta di nostalgia per un modo di essere romani che nelle scuole, neanche nelle migliori, è stato mai raccontato da questo punto di vista.
Ne consiglio vivamente la lettura.
 

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