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19 dicembre 2012

le donne di destra

A rischio di scrivere un post ricco di luoghi comuni, vorrei raccontarvi brevemente quello che mi sta frullando nel capoccione da una settimana almeno. 
Questa voglia irrefrenabile di scrivere questo post mi è scappata ieri sera mentre guardavo Ballarò. Tra gli ospiti, dal centrosinistra figurava anche Umberto Ambrosoli, figlio di tanto padre, e felice di non aver mai fatto politica (e dire che in Francia c'è addirittura una scuola a riguardo, tra le più prestigiose). 
A destra figurava Lara Comi, 29enne bilaureata (con lode, ovviamente) europarlamentare (con record di presenze), con esperienze di spessore, e soprattutto unica italiana a partecipare a un imminente stage di un mese presso l'amministrazione Obama.
Ambrosoli, smunto, preso dal suo ruolo, con barba incolta d'ordinanza, l'aria pensante e piena di risposte alle sue stesse domande.
Comi, vestita da pin-up, sorridente, diretta, pronta a difendere l'indifendibile con l'afflato di chi sa sempre dove rifugiare le proprie contraddizioni.
Floris chiede ad ambedue cosa potrebbero fare per la Regione Lombardia: Ambrosoli spara retorica a palla e poi attribuisce a Formigoni una cosa che non ha detto; Comi butta giù cose nette, con proprietà di linguaggio e una concretezza apparente che mettono in evidente imbarazzo il barbuto. 
Anzi, quando la riproposizione del video dimostra la retorica andata a vuoto, Ambrosoli non chiede scusa per l'errore, ma si ripara dietro "la gente saprà come giudicare".
Potrei andare per le lunghe, ma la mia intenzione è ben altra.
La sinistra ha una visione cattoprovinciale della bellezza, diciamolo chiaramente.
Sei bella? Sei un'oca. Curi il tuo corpo? Non rispetti l'anima. Ti vesti bene? Hai soldi, e guadagnati chissà come. Ti piace vivere il tuo corpo? Sei una troia. Fai sport? Perdi tempo. Ti profumi? Aaaah, questo è il massimo dei reati: la donna di sinistra non può profumarsi.
Lo so, sono luoghi comuni, attribuibili peraltro - e paradossalmente - al berlusconismo peggiore. Ma, in fondo, ammettiamolo: in troppi hanno mascherato il legittimo pericolo politico del presunto sesso con minorenni, con un preventivo e automatico moralismo provinciale di fondo, che ha di fatto reso piccina e voyeristica la seria lotta politica e morale contro Berlusconi.
Ecco perché i suoi giornalisti hanno avuto il gioco facile a difenderlo: perché la sinistra mal sopporta l'estetica del corpo femminile, sempre e comunque. E quindi ha sempre l'aria tipicamente cattolica del "si pensa ma non si dice", "si immagina ma non lo si confessa", "si vive il piacere in privato per poi condannarlo in pubblico".
Direte: ma non siamo tutti cessi; noi abbiamo Alessandra Moretti! Eccolo l'errore: confondere bellezza con la cura vuol dire giocare nel campo dell'oggettivazione femminile tanto cara a Berlusconi. E ragionare per estetiche di facciata (magari aggiungendo un malizioso "bella e brava") dimostra solo che si persegue lo stesso ragionamento berlusconide senza avere l'onestà intellettuale di ammetterlo.
E dire che da sinistra facciamo sempre di tutto per ricordare agli altri che la morale e la rettitudine sono cosa nostra!
Una persona che si cura non commette un reato, e non dev'essere per forza bella. Una persona bella non dev'essere per forza trattata con sufficienza. Del resto, avere l'attitudine paternale e di malcelata sopportazione che ieri ha dimostrato lo scialbo Ambrosoli contro la Comi, è solo un maschilismo altro. Ma sempre maschilismo è.
Infine, scusate: quando vedo la Moretti parlare, sento aria di presa per i fondelli; quando vedo la Meloni parlare, perlomeno sento una preparazione di fondo.

5 commenti:

  1. Non so chi tu sia per trinciare giudizi in questo modo ma da quel poco di frasi fatte e di concetti triti e ritriti con cui hai condito la tua "lamentatio", devi essere, per dirla con marchionne (che ti piacerà, immagino), una povera e piccola persona.

    Vittorio Maestri
    Vittorio.maestri@gmail.com

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  2. "Quel" Maestri?
    Andavamo alle medie insieme, se sei tu.
    Per il resto, non hai letto il mio post.
    Stai sereno

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  3. ciao,
    sì, un troppo compassato Ambrosoli può anche apparire, come dici tu, "smunto"... se hai fatto caso a un certo punto la stessa Comi gli ha detto una cosa tipo "ma lei è un po' depresso" perché essere troppo compassati e riflessivi in televisione è sicuramente fuori luogo ... ma potrai anche osservare che la Comi più che essere "frizzante" risultava immotivatamente iper-eccitata. Useranno sostanze diverse. ciao. Lorenza

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  4. Ciao Lorenza.
    Forse hai ragione.
    È che io comunque non sopporto quest'aria "vissuta" che dobbiamo per forza avere a sinistra.
    Grazie per il commento, e auguri

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  5. Ambrosoli indubbiamente depresso politicamente, "leggero" nell'opposizione, spottistico nel commento e in merito a proposte ( in corsa per Presidenza della più importante regione italiana ) zero assoluto. Non si può vivere all'ombra di tanto cognome . Comi : intellettualmente frizzante- non è da tutti non è per tutti- preparata , determinata e meritoriamente premiata come miglior parlamentare europea . Chissà che sostanza usi , Lorenza per non riuscire a comprendere e a raggiungere tali risultati
    ciao Marco

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Saluti,
Alessandro