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29 dicembre 2012

#UmbriaJazz - Dee Alexander a metà

Un inizio di Umbria Jazz Winter 20 sottotono, va detto. Curiosamente, perché quando i "minori" hanno così tanto spazio, non dovrebbero perdersi in ammiccamenti e ricerca di consenso, specie nel mondo del jazz, sempre esigente e colto.
Dee Alexander ha rischiato poco, nonostante avesse un sezione ritmica di eccellenza (Tomeka Reid al cello, Junius Paul al basso, Yusef Adams alle percussioni) e un ospite di riguardo (Nicole Mitchell al flauto).
Ottima performance - è vero, con momenti anche sublimi, ma all'interno di una media artistica al di sotto delle potenzialità di una voce così colorata e ricca di evidenti studio e ricerca.
Insomma, la cornice del Mancinelli è stata onorata da una professione di mestiere, ma niente più. Peccato, perché Dee Alexander è molto interessante, specie per chi - come il sottoscritto - non ama le voci femminili.

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Saluti,
Alessandro