Se volete farvi del male, andate a vedere The Master.
Se ancora non avete capito di che scarsa qualità siano i nostri critici cinematografici, disonesti intellettualmente fino al midollo, andate a vedere The Master.
Se avete l'obbligo di scrivere una recensione senza senso e senza senno, andate a vedere The Master, che tanto vi verrà in automatico tra un sonno e l'altro.
Se volete che il vostro partner vi lasci, portatelo con voi a vedere The Master.
Ne ho visti di film brutti, ma brutti brutti, eh! Ma questo mi fa incazzare come una biscia, perché è stato presentato con la solita boria narcisistica e piccina di chi pretende che debba piacere per forza, approfittando del fatto che qui in Italia di critici puri non ne esistono più da almeno dieci anni (se non addirittura venti).
Pare che ce li vedo, seduti in groppa ai cashmere delle loro erre arrotate, e decidere: "che cazzata spaviamo oggi?"; "uh, signova mia, oggi decidiamo che DeMastev è bellissimo... mi passi il caviale, deh?"; "ma come ciai vagione, come ciai vagione: DeMastev è una mevda, ma deve piaceve a tutti quanti, deh".
Sono queste le cose che uccidono il cinema, perché non avere le strapalle per stroncare una cagata del genere, fa capire ancora quanto sarà difficile difendere quest'arte così nobile e così sputtanata.
L'unica cosa che si salva è la recitazione di Joaquin Phoenix, oltre la perfezione assoluta.
Il resto è una cagata pazzesca, nulla da aggiungere e nulla da togliere.
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Saluti,
Alessandro