Preso dalla furia del telefilm trasmesso a singhiozzo da Rai2 (e doppiato da schifo), mi sono comprato il romanzo(ne) omonimo.
Prime 200 pagine, interessanti; dopodiché, viene fuori quel lato oscuro di King che quand'era giovane era sopito chissà dove, ma che qui si manifesta in tutta la sua pochezza... la misoginia.
Una misognia che si svolge con violenza, con uno stupro inutile e dettagliato, con linguaggi e e situazioni da cacca-piscia che neanche uno scrittore ai primi passi potrebbe elaborare con siffatta trivialità.
Vi chiederete: e ci scrivi un post? Eh, un motivo c'è.
Qualche giorno fa, Augias ha pubblicato un commento di un suo collega che sostanzialmente invitava i critici ad acquistare i libri: ricevere musica/libri/film in omaggio, fa male alla critica.
Considerato, quindi, che buona parte dei critici letterari ha parlato bene di questa fogna partorita da King, prendete le misure e traetene le conseguenze.
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Saluti,
Alessandro