Difficile leggere biografie musicali di qualità e nel contempo di misurato spirito divulgativo.
O gli autori parlano di sé per interposto musicista, o indugiano in tecnicismi esasperanti, oppure si schiantano dentro il biografismo inutile e spicciolo in stile "signora mia, il prezzo dei carciofi".
Il noto libro di Luigi Viva (recentemente aggiornato) si è tenuto in equilibrio tra queste tre tendenze, rasentando spesso l'agiografia, ma mantenendo comunque alta l'attenzione del lettore, e strutturando il testo in maniera che alle sue (rare) considerazioni personali fossero sempre contrapposte quelle dei diretti interessati; interventi che spesso vanno al di là della mera testimonianza diretta, diventando una biografia nella biografia.
In più, in conclusione di testo c'è una dettagliato elenco degli strumenti musicali usati da Pat Metheny, oltreché una sua discografia ben strutturata.
Ad essere petulanti, tre difetti: assenza di un editor competente, troppa insistenza su inutili dettagli microquotidiani (ho perso il conto delle docce fatte dal nostro eroe), celebrazionismo ai limiti del petulante.
Ma ci si passa sopra, perché di ogni opera e/o collaborazione vengono raccontate le premesse biografiche e artistiche, il background culturale, il significato storico - sia per la carriera di Metheny che per la storia del jazz.
Insomma, se siete appassionati di jazz, musica, chitarre e Pat Metheny, compratelo.
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Saluti,
Alessandro