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03 settembre 2025

EMILIA PÉREZ, una breve recensione

Un supertrafficante si affida a un'avvocatessa per cambiare genere in gran segreto e senza che i delinquenti avversari lo vengano a sapere. L'operazione avrà successo, almeno finché il passato dell'ex cattivo gli si rivolterà contro
.

In questo nuovo modo di fare cinema, può non avere senso recensire pellicole ormai cadute nel dimenticatoio come questo Emilia Pérez (2024), se non fosse per un elemento che caratterizza questo piccolo film, delizioso quanto prevedibile: la colonna sonora, ricca di interventi canori, sempre giusti e puntuali, con coreografie moderne e mai stucchevoli. Veramente divertente. 
Di fatto, è un quasi musical, il cui difetto più evidente è il suo essere un po' troppo allungato - soprattutto nella seconda parte - per mere policy commerciali (le piattaforme di streaming hanno bisogno di prodotti che superino le due ore).
Certo è che buona parte delle canzoni funziona anche fuori contesto. Niente di particolare, ma comunque frizzanti o drammatiche in giusta misura.
Sorprendente Zoe Saldana. Bravissima Karla Sofía Gascón. Ottime le coreografie. Buono il montaggio. Regia di mestiere, ma molto attenta ai dettagli. Direzione della fotografia che cala nel finale (le scene al buio sono confuse e senza dominante).
Se l'avete perso, dàtegli più di un'occhiata

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Saluti,
Alessandro