Grazie al primo, si vivono in prima persona, quasi in diretta, le emozioni, le sensazioni, la non-quotidianità, di un uomo fuori dagli schemi ma anche dotato di uno stile affascinante, ricco di contraddizioni ma pur sempre elegante.
Grazie al secondo, invece, si conoscono a fondo le vicende pubbliche e professionali, in rigoroso ordine cronologico, di un vero e proprio mattatore che ha caratterizzato la televisione (e il teatro) di almeno tre generazioni.
È un libro denso, pieno di cose, di aneddoti, che emana nostalgia e dolcezza, dove anche gli errori più pesanti (la cocaina, tra tutti) vengono trattati con composta indulgenza.
A chi si aspetta un chiarimento sul caso Luttazzi mi vien da dire che alla fine restano ancora dei puntini di sospensione; ma è ben poca cosa rispetto a un insieme che funziona, diverte e fa riflettere.
In coda, trovate una corposa analisi di tutte le performance del Walter nazionale.
Un libro ben fatto che forse potrebbe interessare anche a chi vuole conoscere un periodo storico più in generale, pieno di persone, personaggi, idee e anche un po' di sana leggerezza.
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Saluti,
Alessandro