Ci sono saggezza e malinconia in questa bella biografia di Charles Elton. Mai un momento agiografico (nemmeno per sbaglio), mai una polemica buttata là: è un libro che rende omaggio a un maestro complicato, presentando il conto della sua vita, senza cercare l'effetto o la compassione.
Diventa, quindi, credibile la ricostruzione di tutto il caos generato da I cancelli del cielo, un capolavoro che a suo tempo fallì miseramente e che la vulgata di sempre ha considerato responsabile del fallimento della United Artists.
Elton ne ricostruisce le vere dinamiche, restituendo al film la sua dignità e collocando la figura di quel fallimento dentro a motivi più complessi, non ultimo il fatto che l'autorato era in crisi in sé e che alcuni di quei registi emergenti avevano bisogno di un agnello da sacrificare sull'altare della Storia del Cinema.
Ovviamente, il libro non parla solo di questo momento così cruciale: racconta benissimo Il cacciatore (facendo venire voglia di rivederlo) e tutte quelle pellicole che Cimino ha saputo impreziosire o con i suoi testi o con la sua regia.
È un libro che involontariamente insegna anche a evitare certi errori senza scendere per forza a compromessi dolorosi; ridisegna alcune biografie eccellenti; aiuta a saper scrivere testi con stile ricco ma anche fluido.
Ne consiglio vivamente la lettura.
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Saluti,
Alessandro