Siamo arrivati. Tra boschi oscuri ed evocativi, una dolcissima traversata del Reno, e pedalate lungo una Germania sempre pulita ed ordinata... siamo arrivati.
Grazie ad Alberto, il gigante emiliano sempre dal cuore aperto al mondo, con un occhio offeso e uno felice, ci ha guidati - a modo suo, si sa - lungo questa bellissima storia.
Grazie a Sara, la sua fiera compagna, che dissimulatamente muore di preoccupazioni dietro l'animo vivace del marito, e che si è spappolata dalle risate con mia moglie.
Grazie a Silvia, che ha sempre il sorriso sulle labbra e gli occhi veeerdi su cui disperdere la passione.
Grazie al professor Massobrio, che mi salvò letteralmente la gamba destra.
Per ora mi vien da dire che finisco qua questo tipo di vacanze: troppo dolore e troppe fitte.
Poi, domani, si vedrà.
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