01 aprile 2008

vincitori e vinti (Richard Widmark e Abby Mann)

C'è un soffuso filo rosso che lega la morte del grande Richard Widmark e la serie televisiva Kojak, ed è Abby Mann, anch'egli morto in questi giorni.
Mann, infatti, è stato l'inventore del poliziottone calvo, e anche Premio Oscar per la sceneggiatura di Vincitori e vinti, film corale e magari deliziosamente sin troppo romanzato sul Processo di Norimberga, in cui Widmark interpretava con passione l'accusa, e dove per la prima volta si parlava della Shoah in un film commerciale (in realtà il primo fu Lo Straniero di Orson Welles, ma ebbe meno eco e fortuna).
Io adoro questi antichi attori americani con rughe autostradali e con il viso impregnato dalla vita. Li adoro perché appartengono a un cinema folle e ben strutturato, anche quando puntava direttamente al commerciale. Un bianco nero che è come il buon vino: più invecchia e più è buono.
Sarò vecchio, ma non credo che quando vedremo tra trent'anni il mio sosia (Giorg Cluny, che domande) o Tom Cruise proveremo lo stesso languore.
So long Widmark, so long Mann.


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