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04 settembre 2024

LA BARONESSA [Nica Koenigswarter] di Hannah Rotschild (Neri Pozza)

Mi riesce difficile parlare di questo libro senza scadere nel miele e nella retorica: nutro uno spontaneo affetto per Nica e per tutto quello che rappresenta; e questa biografia così lucida e morbida, dolce e sincera, ha soddisfatto appieno il mio palato così condizionato.
Scritta dalla nipote, con uno stile asciutto e preciso, questa biografia racconta Pannonica dagli inizi fino alla sua morte, passando per il dramma della Shoah (che colpirà direttamente anche la famiglia Rotschild), per un'Europa umiliata dal nazifascismo, per un'America liberatrice ma ancora provinciale e razzista, per il mondo del jazz sempre in bilico tra fascino e autodistruzione.
Pannonica era una donna fuori dal suo tempo, ma, sotto molti aspetti, fuori da tutti i tempi. Femminile e indipendente, mamma distratta ma affettuosa, imprenditrice istintiva ma non cinica, appassionata delle novità e delle cose belle, maestra di vita ma nel contempo infantile e spregiudicata.
Ovviamente, non mancano le pagine dedicate alla sua casta storia d'amicizia con Thelonious Monk, i suoi incontri con geni del persempre come Charlie Parker e come cento altri nomi che farebbero tremare i polsi anche all'esperto più navigato.
Un libro che può piacere sia al critico aperto e bendisposto, come anche a chi non ama le biografie e preferisce la classica forma-romanzo.

08 maggio 2013

CHARLIE PARKER - Vita e musica, di Carl Woideck (EDT)

Adoro Charlie Parker, uno dei pochissimi jazzisti sempre moderno, sempre attuale, con la rara capacità di essere ascoltabile qualsiasi mood avvolga
il mio status mentale.

Questo splendido saggio di Carl Woideck (edito dalla rigorosa EDT) è decisamente per addetti ai lavori, ricco com'è di partiture e di esempi molto complessi.
Oltretutto, la biografia vera e propria viene sbrigata nel primo sedicesimo; il resto è un'analisi profonda dei quattro periodi artistici di Charlie Parker, arricchita da contestuali riferimenti storici e da una serie impressionante di spiegazioni dettagliate e articolate.
Però la consiglio anche ai neofiti o a chi - come me - ha pochissima confidenza con la scrittura musicale. 
Woideck, insomma, riesce comunque interessante, confortato com'è dai suoi numerosi rimandi biografici, da un'aneddotica mai fine a se stessa, e dal saper collocare esattamente chi/come/dove gli altri grandi del tempo (Davis, Gillespie, Roach...).
E poi - magari! - ti vien voglia di provare a seguire quei pentagrammi, di riascoltare questo o quel brano con accanto la pagina dedicata.
Bel libro, bel libro davvero.