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03 aprile 2020

Coronavirus, pipistrelli

Una volta a Cuba entrammo in un'immensa grotta, ma di quelle che non finiscono più; addirittura ci navigammo dentro per buoni dieci minuti. 
Che poi io di grotte ne ho viste, ma l'idea di essere in piena foresta, circondati dal nulla, dall'altra parte del Pianeta... insomma, fa un certo effetto.
Ci avevano detto che una volta usciti avremmo potuto assistere all'uscita di un milione di pipistrelli. Le donne del gruppo si rattrappirono fino a diventare tascabili; i macho cella situazione, invece, si improvvisarono massimi esperti di pipistrellite. 
Aspetta che ti aspetta, sembrava non uscissero mai. Ma, invece, stavano uscendo in massa... solo che erano piccoli come una mano di un bimbo, o forse meno. Devo dire che fu suggestivo assistere a un tramonto velato dal passaggio di minuscoli schifezzine pelosette volanti.
Eppure, i pipistrelli costituiscono quasi il 20% di tutte le specie dei mammiferi. Possono raggiungere la veneranda età di 40 anni. Vivono pressoché ovunque, in colonie fitte fitte. Si portano addosso la fama di incastricchiarti nei capelli, mentre in realtà è una leggenda degna del "mio zio" di Elio e le Storie Tese.
Ora, i pipistrelli hanno due caratteristiche uniche, apparentemente lontane tra loro: sono gli unici mammiferi che sanno volare, hanno la pessima abitudine di ospitare virus con una certa facilità (tra il 5 e il 10 per cento della popolazione pipistrellosa; un'enormità rispetto a tutti gli altri possibili animali vi vengano in mente).
Perché le due cose sono correlate? Perché i pipistrelli non hanno ossa cave come gli uccelli; quindi per volare devono usare altri strumenti, tra cui il metabolismo. Quello dei pipistrelli sembra un sismografo impazzito.
Ora, qui ci sono due scuole di pensiero che partono però dallo stesso punto: questo metabolismo pipistrellico libera una cicciottella quantità di radicali liberi (Pannella non c'entra nulla... o meglio: ricordiamo che voleva la Sanità privata; ma è un'altra storia).
Come ci insegnano negli spot soprattutto per femminucce, i radicali liberi fanno male alle cellule; e anche al DNA, aggiungono gli scienziati con gli occhiali a metà del naso.
Secondo alcuni di questi scienziati, questo superimpegno costante determina un consumo incredibile di energia. Ebbene, se si mettesse lì a consumare calore (la febbre, insomma) per buttar via buona parte dei virus che ospita, ecco che il pipistrello ci pensa due volte prima di riprendere a volare. 
Quindi, è come se il sistema immunitario dei pipistrelli fosse ridotto al minimo. Allora sarebbero più vulnerabili? No! Visto che il virus ha bisogno di un vettore che si muova con una certa libertà, eccoli lì che non rompe le palle ai pipistrelli. Ma, ripeto, questo è un punto di vista.
L'altro punto di vista, invece, vede altri scienziati che dicono: è proprio l'ipermetabolismo a consentire ai pipistrelli di stare al riparo dai virus che ospitano. Un attore attivo di questo metabolismo, infatti, sono i mitocondri - dei cosetti responsabili della “respirazione” e quindi della produzione di energia. 
Ma i mitocondri servono anche al sistema immunitario, e quelli dei pipistrelli so' grossi e tosti: 'sto mitocondrio pò esse' fero o pò esse' piuma, coi pipistrelli è acciaio. Quindi al maschio del futuro conviene avere il mitocondrio grosso, perché altrimenti col ca@@o che esce de casa.
Arriviamo all'uomo.
Conoscete il mito della caverna di Platone, giusto? 'Sti quattro scemi di spalle all'uscita che intravedono le ombre generate alla luce della Verità che sta alle loro spalle.
Bene, cosa abbiamo fatto noi? Anziché filosofeggiare come Platone e restare seduti con umiltà, siamo usciti dalla caverna (peraltro occupata dai pipistrelli) per cercare la Verità. Magari quella che più ci faceva comodo.
Abbiamo creduto fosse il Fuoco, e abbiamo quindi incaricato Prometeo di rubarlo agli dèi. Mal gliene incolse: fu prima arrestato e poi legato a un palo per farsi divorare il fegato da un corvo (tranquilli, Giove fu stronzetto: glielo faceva ricrescere di notte).
Abbiamo creduto fosse la Tecnologia. E allora abbiamo incaricato Steve Jobs di farla diventare necessaria e portatile. Mal gliene incolse: fu punito con un tumore al pancreas.
Abbiamo creduto fosse l'Ambiente. E allora abbiamo occupato ogni possibile spazio dell'Ecosfera, distruggendo ogni cosa, inquinando ogni anfratto della Terra, riducendo la Bellezza alla plastica banalità dei nostri selfie... e quindi costringendo anche i pipistrelli a sopravvivere in spazi sempre più ristretti. 
E allora si sono incazzati loro al posto degli dèi, e ci hanno punito con una bella cacata infetta sopra un mercato rionale; e ci hanno ributtato dentro le grotte - le nostre case, insomma - con quel fuoco e quella tecnologia rubati agli dèi.
Siamo ritornati nella caverna, quindi, a fissare fissamente muri su cui proiettiamo le serie televisive... forse Platone meritava qualcosa di più.

03 aprile 2012

iPad, istruzioni per il disuso

Caro Andrea,
so che stai in Iran, e quindi cercherò di scriverti qualcosa di utile per quando tornerai (se tornerai; considerata la situazione geopolitica di quelle parti... no, non ti grattare: non è educato).
Dunque, ti hanno regalato un iPad. Per prima cosa, ricorda: i fighetti lo chiamano aiPèd - se sono milanesi, o aipàd - se sono umani.
Immaginati mentre passeggi con Barbara per il centro di Roma: ad un certo punto sei stanco, e vuoi sederti sulle scale di Piazza di Spagna. Per carità, sarebbe vietato (e qualsiasi paese civile lo vieterebbe): ma tu ti siedi; lo fanno tutti, e i vigili si grattano (loro sì; e platealmente). Giustamente non vuoi sporcarti i pantaloni. Be', se ci metti sotto l'iPad... si sfascia.
Immagina di stare in vacanza al mare, e vuoi farti un bagno: prova a posare al sole l'iPad, e vedi poi cosa succede.
Immagina di dover verniciare la parete (quella con la mia foto), e vuoi evitare di macchiare il pavimento... ecco, vedo che hai capito: bruttissima fine per l'iPad.
Immagina la pioggia. Pioggia pioggia, eh!, mica schizzetti! Cosa fai? Potresti mai coprirti con l'iPad? No! Anzi: devi proteggerlo dall'acqua!
Immagina di dover rientrare a casa dopo aver preso tutta quell'acqua: hai le scarpe fradice, e vuoi salvarle da sicura morte. Prova ad arrotolare un iPad e a mettercelo dentro per asciugarle.
Immagina di stare in vacanza vicino una palude ricca di zanzare: prova a schiacciarne una con l'iPad... una sola, eh!
Immagina che hai appena litigato con Barbara, e vuoi leggere la pagina sportiva del giornale, mentre lei vuole approfondire gli intricati intrecci politici del governo Monti. Se avessi in mano un quotidiano, sarebbe facile: ti tieni le pagine dedicate alla Lazio, e le passi con disprezzo tutto il resto. Ora, prova a farlo con l'iPad.
Immagina, invece, il contrario: siete cippi cioppi sotto le coperte, e volete tenere insieme il giornale, lei con una mano e tu con l'altra... tunnel carpale assicurato.
Immagina di stare al cinema, al semibuio. Un idiota davanti a te fa finta di appoggiarsi allo schienale, e invece sfiora il ginocchio di Barbara. Tu, maschio e vendicativo, giustamente gli daresti una leggerissima botta con un giornale... ma se hai l'iPad... a lui rompi la rotula, a te si rompe l'accrocco... e in più devi pagarti l'avvocato.
Immagina di dover pulire le finestre. Schizzi il vetril sui vetri, e poi? Ci passi l'iPad?!
Immagina di dover vedere un film acquistato legalmente da iTunes. Dico: quei bei film di guerra, con quei bei campi totali, distese immense, carri armati, aerei in picchiata, soldati che se corcano di botte... ecco, lo devi immaginare: per quanto sarà grosso lo schermo dell'iPad, cosa diavolo riuscirai a vedere, è un mistero.
Immagina di stare seduto su una panchina pubblica. Barbara accudisce i vostri quattro gemelli, e tu sei esausto, e vuoi leggere in santa pace la formazione della tua Lazie. Si avvicina un signore ben vestito, e ti chiede di dare un'occhiata alle notizie. Gli passi gentilmente l'iPad, e il tipo si trasforma in Usain Bolt, scappando via con 600 euro e passa di tecnologia.
Immagina che, invece, uno dei suddetti gemelli vuole giocare con le parole crociate del tuo iPad... impugna una matita e... ecco, hai capito.
Immagina di andare in vacanza, con Barbara e i quattro gemelli. Metti il navigatore del tuo iPad, e ti dà un'informazione sbagliata. Preso dai nervi, lo scagli via dal finestrino, colpendo un'auto di passaggio, che guarda caso è guidata da un carabiniere in borghese cui è appena sfuggito il capo dei capi, e gli rode il chicchio perché ha appena ritirato l'auto dal meccanico pagando 1300 euro di danni, cioè il suo stipendio... 
Insomma, Andrea, ma sei proprio sicuro di volerti tenere l'iPad?

16 marzo 2011

evviva jon bon jovi


Secondo il biondo Jon Bon Jovi "Steve Jobs è personalmente responsabile dell'uccisione del mercato musicale"; il ceo di Apple, con iTunes e iPod, avrebbe cancellato l'emozione dei supporti fisici, privando la musica di un aspetto fondamentale. "Oggi i ragazzi hanno perso l'intera esperienza di mettere le cuffie, alzare il volume a 10, stringere fra le mani la copertina, chiudere gli occhi e perdersi in un album".

21 giugno 2009

Steve Jobs incontra Prometeo

Prometeo rubò il fuoco agli dèi e per questo, secondo alcune vulgate, fu punito con il restare legato a un palo, in compagnia di un corvo che gli avrebbe martoriato il fegato in eterno.
Da sempre il simbolo dei fighetti di ogni dove, Steve Jobs - quello che fa computer bellissimi e costosissimi, ha sfidato l'olimpo della nomenklatura digitale. Da pochi giorni è sopravvissuto a un trapianto di fegato.