Il primo ha interpretato decine di film in maniera sempre eccelsa, balzando però nella nostra memoria con Un affare di gusto e poi - soprattutto - con Gocce d'acqua su pietre roventi. Film potenti nella trama, un po' deboli nella messa in scena, ma incredibilmente benedetti dalla presenza anche e solo scenica del nostro elegantissimo Giraudeau. Uomo ricco di sfumature e di capacità, sapeva centellinare le sue doti con rara dissimulazione, togliendo gli eccessi con noncurante facilità, regalando cenni di sapienza con distratta partecipazione.
Il secondo è stato prima il Kaspar Hauser e poi lo Stroszek del mio padre spirituale Werner Herzog, di cui vi ho parlato più volte. Ragazzo "maledetto" per eccellenza, Bruno S. è un esempio di come cinema e realtà possano incontrarsi in un mondo altro, e, passando per la strada del dolore e dell'autentico, sappiano emanare arte eccellente e di rara qualità.
Il terzo è il regista da film unico, perché tutti gli altri li dimentichi o non li hai mai visti. Tutte le mattine del mondo è infatti un film così totalizzante e potente che avrebbe svuotato qualsiasi gigante, figuriamoci un minuto e piccolo regista come Alain Corneau.

So long, Bernard.
So long, Bruno.
So long, Alain.