29 gennaio 2010

Obama in italiano

A chi è pigro e pur sapendo l'inglese se l'è tradotto male senza arrivare alla fine, a chi crede che l'inglese sia solo un personaggio di Hemingway, rimando a questa agile traduzione dal Sole24Ore.
È un gran bel discorso, specie per questo gran finale da brividi:
Ma io mi sveglio ogni mattina sapendo che nessuno di questi contrattempi è paragonabile a quelli affrontati dalla famiglie americane di tutto il Paese durante quest'anno. E quello che mi fa andare avanti, che mi induce a continuare a lottare, è che malgrado questi smacchi e contrattempi, quello spirito di determinazione e ottimismo, quel senso di dignità fondamentale che è sempre stato nel cuore del popolo americano, vive ancora.
Vive nel proprietario di una piccola azienda in difficoltà che mi ha scritto: "Nessuno di noi è disposto a prendere in considerazione, nemmeno lontanamente, l'idea che noi si possa fallire".


Vive nella donna che ha detto che anche se lei e i suoi vicini hanno avvertito il duro colpo della recessione, si sentono "forti, resilienti, americani".
Vive nel bambino di otto anni che in Louisiana mi ha appena spedito la sua paghetta pregandomi di darla al popolo haitiano.
E vive in tutti gli americani che hanno lasciato tutto quello che stavano facendo per andare là dove non erano mai stati per tirare fuori dalle macerie persone che non avevano mai conosciuto, tanto da far gridare con gioia "USA!USA!USA!" ogni volta che salvavano una nuova vita.


Lo spirito che ha sostenuto e guidato questa nazione per oltre due secoli sopravvive in voi, nella sua popolazione. Abbiamo appena chiuso un anno difficile. Abbiamo superato un decennio difficile. Ma un nuovo anno è appena iniziato. Un nuovo decennio si prospetta davanti a noi. Noi non cederemo. Io non cederò. Cogliamo questa occasione per ricominciare, per portare avanti il nostro sogno, per rafforzare ancora una volta la nostra unione.
Grazie. Che Dio vi benedica e benedica gli Stati Uniti d'America.

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