31 luglio 2018

bighellonando dentro Netflix (1)

Dedicato a chi ama estremamente il cinema, oppure solo agli appassionati di quasi-fantascienza... con qualche spoiler involontario.
Il primo titolo che vi suggerisco di guardicchiare è SPECTRAL. Non è un granché, ma ha qualche intuizione niente male.
Una supersquadra di militari superaddestrati va a combattere contro un nemico... invisibile, letteralmente.
Finisce come finisce, ha dei momenti di ottima tensione, una recitazione fatta coi piedi e un epilogo quasi sensato. Però funziona, e tiene l'attenzione per più tempo rispetto alla media dei filmetti da birra e pizza.

Il secondo titolo che vi consiglio di guardare a pezzettini ini ini ini è ANNIENTAMENTO
La solita supersquadra (al femminile) deve entrare dentro un bosco occupato da un'entità in continua espansione. Finale con sorpresa, ma non tanto.
Consiglio di guardare i primi e gli ultimi quindici minuti. Il resto è lento e ovvio. Però il pre-finale è molto intrigante, quasi inquietante. Da sottolineare l'asettica presenza di Natalie Portman, più vegana che mai.

Terzo titolo, delusione totale: MUTE. Io voglio tanto bene a Duncan Jones, perché è figlio di David Bowie e grande autore in fasce. Però la trama è una schifezzina totale: un quasi Blade Runner dei poveri, senza arte né parte.
Se avete tempo da perdere, guardatelo solo per ammirare il protagonista, Alexander Skarsgård, perché quattro-espressioni-quattro le tira su bene, specie tenendo conto che per buona parte del film non può parlare.

Quarto titolo, non fantascientifico, è una sorta di western post moderno ambientato nel Medio Oriente del 2012: 13 HOURS: THE SECRET SOLDIERS OF BENGHAZI. Michael Bay racconta il realmente accaduto attentato di Bengasi, con ritmi e trovate narrative di notevole spessore. Crudo, eroico, retorico al punto giusto, teso e tagliente, senza fiato e con adrenalina a mille. Un ottimo film, insomma.
Quinto titolo, quasi horror, che sfida il mondo degli zombi: LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO. Il titolo italiano è una cazzatissima sciocchezza, ma anche quello originale non scherza: la ragazza con tutti i doni
In un mondo assediato dagli zombi, un gruppo di vivi cerca di sopravvivere portando con sé anche una ragazza ibrida, metà umana e metà zombie. Trama lineare, recitazione sgangherata, ma finale geniale e decisamente insolito in cui i concetti di "cattivi" e "buoni" si frantuma nella sequenza conclusiva. 
Fosse stato girato da qualche regista di nicchia, avreste gridato al capolavoro; purtroppo, però, è pieno di ingenuità che ne compromettono la portata storica.
Comunque, dategli una visione: ne vale la pena.
Ultimo titolo che vi consiglio di vedere è il recente EXTINCTION. Come il precedente, le cose non sono quelle che sembrano... qui, letteralmente.
Un tizio ha continue visioni di eventi drammatici che coinvolgeranno la sua famiglia. Quando questi eventi si manifestano veramente, non saranno esattamente come li aveva preconizzati. E perché?
Perché non ve lo dico.

L'elemento che mi ha fatto letteralmente impazzire è che la trama procede a blocchi di citazioni: questo l'ho visto qui, quest'altro l'ho visto di qua... proprio mentre mi stavo stancando delle troppe soluzioni apparentemente furbette, la trama si sposta verso una minuzia originale, perlomeno per come poi evolve verso un finale decisamente inconsueto.

Nessun commento: