01 gennaio 2014

Originals di Fresu e Caine a #UJW21 (recensione da #Orvieto, #jazz)

Mirabile conclusione di questa irripetibile tetralogia nel mondo musicale di Fresu e Caine, sofisticato e nel contempo alla portata di chiunque sappia/voglia ascoltare senza limiti e preconcetti: un concerto che ha lasciato il segno nel cuore e nell'anima.
Fresu e Caine hanno presentato quasi tutti i brani da loro composti e contenuti in Things e Think., di cui vi consiglio caldamente l'acquisto; brani agili ma profondi, lineari ma anarchici. Ma soprattutto hanno confermato ancora una volta come il jazz di un ebreo nordamericano e di un minuscolo sardo di provincia - un incrocio improbabile di se per stesso - possa convivere senza difficoltà alcuna con la musica nera, il blues, il ragtime, il soul, il barocco, la lirica... senza però perdere identità e intenzioni, obiettivi e ideali.
Di tutti i progetti presentati in questo Winter, credo che quello di Fresu e Caine sia stato il più intrigante, sfrontato e coraggioso; speriamo che l'eco di questa dolce impresa vada oltre i confini dei soliti quattro "addetti ai lavori". Il jazz merita più spazio, più attenzione e anche più soldi.

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