20 luglio 2007

l'avevo detto io

Segnalo in leggero ritardo la micidiale intervista di Erri De Luca al Magazine del CorSera, dove presenta una sua rilettora del Don Chisciotte ma dove anche sostanzialmente replica la clamorosa intervista concessa a Sabelli Fioretti qualche anno fa: parlerò di Lotta Continua quando le carceri saranno vuote e le acque veramente calme.Fossi un PM aprirei un fascicolo contro quest'ottimo intellettuale: se sa qualcosa, che parli; se non sa niente, che cessi una volta per tutte queste pesanti affermazioni allusive. Non fanno bene alla sua intelligenza, non fanno bene alla Storia della nostra povera Italia.


Per qualcuno è roba passata (ma allora dite a un deportato che lo fu anche la Shoah), per me gli anni '70 non lo sono. Questo è un passaggio nodale della famosa intervista a Sabelli Fioretti:
L’ultima che hai detto è: «Vi diremo la verità quando ci restituirete i corpi di Sofri e di Bompressi».
«No. Quella è stata un’utile semplificazione tanto per fare un po’ di casino come è abituata a fare, attraverso i titoli, la tua professione».
Dacci l’interpretazione autentica.
«Si potrà parlare di quegli anni quando non ci saranno più prigionieri. Quando saremo tutti liberi potremmo sapere la verità su Calabresi».
Fai capire che sai chi ha ucciso Calabresi.
«Io questa frase non l’ho pronunciata. Se lo avessi voluto dire lo avrei detto».
Tu lo sai chi ha ammazzato Calabresi?
«Preferisco non risponderti. Non mi sento libero di parlare di questo».
C’è il pericolo di mandare qualcuno in galera?
«Anche: ne parleremo quando non avrà più rilevanza penale».
«Sapere chi ha ammazzato Calabresi è importante».
«Questo Stato lo ha già stabilito una volta per tutte. Chi è il mandante, chi l’esecutore. Lo Stato sta già a posto per Calabresi, come per Moro, ma quello che si vuole sapere, ed è una curiosità sana, è qualcosa di più sulle motivazioni, su quello cui la verità giudiziaria non può attingere: la verità storica, una verità che racconti le ragioni dei vinti».



1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono completamente d'accordo con te. Penso che la sua opinione sia viziata da problemi personali irrisolti. Inoltre non mi è andato giù il commento tout-cours alla colonna sonora di Giovanni Allevi, definito un pianoforte con poca personalità. Che si vada a leggere le recensioni di questo artista e magari ascolti le sue opere prima di parlare.