Il 15 febbraio esce il suo nuovo lavoro, ma di cover, di canzoni altrui insomma, prodotte e arrangiate per orchestra da Bob "The Wall" Ezrin (niente chitarre, bassi o batterie).
Il titolo del lavoro (Scratch My Back) è lunghissimo rispetto agli standard cui eravamo abituati.
L'idea originaria prevede(rebbe) uno scambio di l(f)avori: lui canta classici degli altri e gli altri quelli suoi.
Nonostante in genere il ritardatario sia lui, questa volta ha preceduto tutti, mentre tutti sono ancora al palo e non hanno ricambiato il favore. Certo, Bowie si è ritirato (causa cuore scricchiolante), ma gli altri devono rispondere.
Ecco la lista
- "Heroes" (David Bowie)
- "The Boy in the Bubble" (Paul Simon)
- "Mirrorball" (Elbow)
- "Flume" (Bon Iver)
- "Listening Wind" (Talking Heads)
- "The Power of the Heart" (Lou Reed)
- "My Body Is a Cage" (Arcade Fire)
- "The Book of Love" (The Magnetic Fields)
- "I Think It's Going to Rain Today" (Randy Newman)
- "Après moi" (Regina Spektor)
- "Philadelphia" (Neil Young)
- "Street Spirit (Fade Out)" (Radiohead)
Dimenticavo: è previsto un tour. Per ora delle nostre città nessuna traccia, ma sarebbe veramente interessante ascoltare i suoi classici riarrangiati per pianoforte e orchestra. Brrrrr....
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