31 dicembre 2024

SONNY BOY. UN’AUTOBIOGRAFIA di Al Pacino (La Nave di Teseo)

Biografia densa, ricchissima di storie, di sapori, di nostalgia, ma anche di dolore e di malcelati rimpianti. Scritta con entusiasmo e passione, ma anche con la ricercata consapevolezza di non indugiare nei "bei tempi andati". Al Pacino si dimostra efficace narratore, capace di ammettere i suoi limiti e di rispettare la verità.
Non è un libro propedeutico, ma credo sia utile per far capire soprattutto ai giovani il valore della gavetta, il rischio di cadere di nuovo anche quando abbiamo raggiunto un successo sicuro e duraturo, la facilità di autocompiacersi quando invece è necessaria una potente dose di umiltà e una buona cerchia di amici.
Non è neanche una lista di complimenti "tattici" a tutti gli attori incontrati: una volta entrati nel mood, il lettore capisce immediatamente se Pacino stia agendo d'impulso oppure stia seguendo la legge del cuore.
Io mi sono divertito soprattutto a gustarmi aneddoti e curiosità dei film che più ho amato (no, Scarface proprio non lo sopporto), come anche a rincorrere le versioni di alcuni fatti che avevo già incontrato nelle (auto)biografie dei suoi compagni di cinema.
Ad essere petulanti, mi sfugge perché manchi un indice ragionato; ma è un difetto ricorrente nei libri usciti in questo ultimo ventennio.
Se amate il cinema, il teatro, New York, la mitologia del vostro cuore, questo è il libro che fa per voi

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