Fatto sta che bisogna disordinare gli archivi mentali per ricordare che alcuni punti nodali della trama somigliano largamente a quella di Quando i mondi si scontrano (del 1951 e già abusata per Deep Impact e Armageddon, e che stranamente Wikipedia racconta bene).
Lì era un pianetone di passaggio che spaccava tutto, e i più furbi/ricchi ci montavano sopra al galoppo - già, sul pianetone - con un'astronave costruita in fretta e furia con i soldi dei ricconi, lasciando la Terra in frantumi con tanto di poveracci che schiattavano ovunque; qui il pericolo viene dalla pancia del nostro pianeta (tipo The core, per intenderci), e i furbi/ricchi metton su sei archette immense per galleggiare sopra gli tsunamoni, lasciando la Terra in frantumi con tanto di poveracci che schiattano ovunque.
Però tra le pieghe di una trama esile esile (a tratti noiosetta) ritornano alcuni temi cari a certi film bacchettoni: la famiglia divorzianda che si riunisce, la facilona siliconata che affoga salvando però una vergine, il miliardario egoista che muore a pochi centimetri dalla salvezza riscattandosi all'ultimo secondo, le religioni impotenti di fronte alla Natura, i figli del riccastro che da stronzissimi diventano buoni come il pane, la vittoria dei moniti degli ambientalisti mai ascoltati e derisi ad oltranza. Insomma, tutti canoni che recentemente erano stati un po' messi da parte.
Certo è che il vero e involontario "messaggio" serio resta lì ben scolpito e trova conferme nel nostro cinismo: se una cosa del genere dovesse verificarsi, ci comporteremmo così da stronzi?
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