Prendete spunto da un abusato tema non solo horror e raccontate una storia da tre punti di vista diversi, e avrete The signal.
Non voglio raccontarvi la storia, perché è facile facile, quasi ovvia. Né tantomeno segnalarvi la prova della protagonista Anessa Ramsey, fascinosa ma tutt'altro che volgare o appariscente.
In realtà di questo film mi colpisce la linearità, l'atmosfera, il senso del tutto è perduto tranne l'amore, l'impossibilità di uscire da un incubo... con una (tri)regia che non soffoca ma si lascia andare, restando anch'essa soffocata.
Una prova veramente interessante (con picchi di accurata ironia) che ha goduto di una legittima attenzione al Sundance Festival, e che è diventata un culto tra noi vecchietti.
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