Ci sono attori che sono simpatici, sempre e comunque. Punto e basta.
Simpatici senza motivo, senza un ricordo particolare, senza che abbiano fatto chissà cosa: Roger Moore è tra questi.
Da Ivanhoe, passando per Simon Templar, per Attenti a quei due, per I quattro dell'oca selvaggia, per finire a tutti i suoi 007, Roger Moore è bello, ironico, divertente e con un viso che si è adattato bene ai cambiamenti del clima cinematografico.
In questa simpatica autobiografia lo conoscerete a fondo (dalla sua "modesta" prospettiva, è ovvio).
Vi dirò, a volte sono meglio questi scritti ricchi di aneddoti, curiosità, magari anche con leggeri pettegolezzi e tanti sorrisi, piuttosto che certi saggi che impiegano cento pagine a decriptare l'incommensurabilità di un simbolico starnuto.
Evviva Roger Moore, evviva l'ironia.
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