Perdonate la battuta: Flight decolla molto bene, con tanto di "scena bus" che tanto piaceva ad Hitchcock; poi, però, non avendo a portata di mano una storia-seconda da offrire (come suggeriscono gli sceneggiatori di qualità), si concentra sempre e solo sul personaggio primario (un bello e bbbono Denzel Washington), non distraendo mai lo spettatore con qualche svolta o svoltina.
Scelta legittima, per carità, ma che ad un certo punto frena troppo il tutto.
Detto ciò, sicuramente i più maliziosi riconosceranno un malcelato omaggio a Il grande Lebowski. E le musiche? Roba per buongustai, assolutamente.
Da qui in giù attenzione allo spoiler
Mirabile sequenza prefinale, dove un po' tutti ci si sorprende a tifare per il cattivo, mentre è giusto che le cose vadano come vanno. E qui, forse, sta il pregio di Zemeckis: giocare col cinismo dello spettatore che comunque ha "tifato" per Washington, per poi lasciarlo immerso fino al collo nella merda del senso di colpa.
Da vedere al cinema anche e solo per la scena dell'incidente: magistrale come poche.
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