Quando uno vuole fare il fighetto ad ogni costo, prende certe cantonate da vergogna perenne.
Un bel giorno, l'amico Troiano mi passa alcuni mp3 con musica variopinta ed eterogenea; sempre di qualità, ovviamente (considerati i suoi invidiabili gusti musicali).
Ne clicco a casaccio il primo che mi asconfinfera, e mi parte una I Will Survive da paura. Un po' di funk, un bel po' di ironia, molto jazz, e un'eleganza quasi perfetta. Insomma, una versione decisamente affascinante.
Mia moglie ed io a gareggiare per decidere se fosse la Sarah Vaughan o Nina Simone: "somiglia a questa", "no, È questa", "è vero, è la Simone... però le manca qualcosa"...
Be', più che mancarle qualcosa, ne aveva qualcuno di troppo: a cantare era Nils Landgren, decisamente maschietto.
In questo stesso sobrio Sentimental Journey (categoricamente ACT) troverete: una splendida cover della Fragile di Sting; una perfetta lettura sdrammatizzante del mio standard preferito, Nature Boy; una This Masquerade che potrebbe sembrare arrangiata da Peter Gabriel (ma che per fortuna non ne mantiene il serioso approccio esecutivo); una Everything Must Change notoriamente attribuibile a Nina Simone (aridanghete), qui muovicchiata dentro altri ambiti; c'è anche Clint Eastwood, ma dovrete scoprirlo da soli...
Insomma, è un cd molto divertente, che sa di estivo, di poco pretenzioso, ma che proprio per questo diventa istruttivo durante l'ascolto.
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