A Testaccio esiste una bellissima
testimonianza della Roma più antica: il Porticus Aemilia, l’ultimo resto
di una struttura ben più complessa che si collegava al porto romano (quello che
oggi si intravede dal Ponte Sublicio).
Per
anni, l’area che accoglieva queste vestigia fu contesa tra un privato e
il Comune, finché un bel giorno al primo è stata concessa la costruzione
di un minigarage all’aperto in cambio della “restituzione” ai romani
del resto.
Ci sono voluti
ulteriori anni prima che venissero effettuati degli scavi mirati e
scrupolosi.
Adesso che sono stati finalmente portati parzialmente a
termine, grazie anche al contributo dei nederlandesi (!), ho scoperto che lo
spettacolo è già finito: la terra verrà rimessa al suo posto, le
testimonianze preromane dimenticate giusto nelle foto degli archeologi…
il tutto tornerà ad essere una macilenta serie di archi affogati tra
palazzoni anni ’50 e un traffico sempre più caotico.
Ma
c’è di più: intorno a questi archi così preziosi, sopra quindi le
testimonianze ormai sotterrate, verrà strutturato un parco giochi per
bambini, aperto dalle 8:00 alle 20:00, con tanto di stradina laterale
che si affaccerà anche a una scuola, i cui alunni non verranno certo
controllati durante il transito.
Insomma,
tutto a discrezione della buona educazione di chi ci passerà, con il
legittimo dubbio che i bambini che giocheranno intorno a quelle
bellissime mura non potranno certo avere le stesse accortezze dei
grandi… grandi che ovviamente non potranno essere romani; considerato
già come trattiamo il resto di Roma.
Quelli del Rione non lo sanno; credono, cioè, che finalmente
avremo un'area archeologica, sicuramente limitata a pochi metri quadri,
ma di sicuro impatto turistico e che renderà viva una parte di Testaccio
altrimenti destinata al nulla.E tutto questo solo per mancanza di fondi?
2 commenti:
Purtroppo è la fina che fanno quasi tutti i resti archeologici... Seppelliti, perché sottoterra si conservano, mentre a lasciarli esposti, la manutenzione costerebbe troppo...
Se mi permetti, Alessandro, giusto per precisione, LA Porticus. In latino è fenmminile...
Grazie, Simona.
La tua correzione ha senso, ma fino ad un certo punto: in italiano le parole straniere (latino compreso) vanno sempre declinate al maschile singolare (e trascritte in corsivo).
Per carità, sono minuzie, ma a me viene la pellagra quando sento dire "curricula" (per dirne una, eh).
Ciao,
Alessandro
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