29 dicembre 2013

Gli Spiritual di Fabrizio Bosso a #UJW21 (recensione da #Orvieto, #jazz)

Eccellente.
Un concerto eccellente.
Fabrizio Bosso si dimostra un punto fermo del jazz italiano (e non solo), regalando 90 minuti abbondanti e densi di ottima musica, riuscendo a spaziare tra acid-jazz, be-bop, hard-bop, blues, soul, sperimentalismi, senza mai perdere la bussola, senza fare il gigione, senza perdersi in virtuosismi velleitari.
Il tutto, va ricordato, col costante rischio di impattare sul "limite" fisiologico delle sonorità Hammond, che invece l'ottimo Alberto Marsico riesce a rintuzzare con rara maestria e con una mano sinistra rigorosamente ritmica e puntuale.
Ottimo il supporto quasi rock di Alessandro Minetto che suona la batteria con impugnatura poco ortodossa e con un nitido controllo della strumentazione.
Colpisce, e molto, che qui in Italia personaggi simili debbano arrivare a compromessi sanremesi per farsi notare: questo progetto, infatti, diverte, rende partecipi, indica molte vie musicali, senza la seriosità di trombettisti più noti e inflazionati.
Insomma, la seconda giornata del Festival ha già detto molto; aspettiamo il duo Fresu-Caine e vedremo come andrà a finire.

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