Più che un viaggio negli standard, è stato un percorrere in lungo e in largo il mondo del Miles Davis premodale. Molti brani proposti, infatti, erano cavalli di battaglia del trombettista nero, che Fresu e Caine hanno riletto con molto mestiere ma poco coraggio.
Dispiace dirlo, ma dai due mi aspettavo molto di più, specie da Caine, che ha maltrattato il piano e il Rhodes come fossero scarne pareti da riempire di chiodi e puntine.
Ad alcuni momenti di rara bellezza (specie nel bis, con Valentine e But Not For Me) si sono intervallati lunghi episodi di "duelli" musicali che hanno coinvolto vittime inconsapevoli da Porgy and Bess (ben due) o cose tipo Cheek To Cheek.
Mirabile il purtroppo breve gioco delle parti su Night In Tunisia (che si mantiene giovane, nonostante l'età), velleitario e quasi ridondante il consueto uso di effetti elettronici da parte del sardo.
Insomma, quando gli Dei suonano non possono perdersi in giochetti da comuni mortali.
Vedremo stasera cosa accadrà.
Dispiace dirlo, ma dai due mi aspettavo molto di più, specie da Caine, che ha maltrattato il piano e il Rhodes come fossero scarne pareti da riempire di chiodi e puntine.
Ad alcuni momenti di rara bellezza (specie nel bis, con Valentine e But Not For Me) si sono intervallati lunghi episodi di "duelli" musicali che hanno coinvolto vittime inconsapevoli da Porgy and Bess (ben due) o cose tipo Cheek To Cheek.
Mirabile il purtroppo breve gioco delle parti su Night In Tunisia (che si mantiene giovane, nonostante l'età), velleitario e quasi ridondante il consueto uso di effetti elettronici da parte del sardo.
Insomma, quando gli Dei suonano non possono perdersi in giochetti da comuni mortali.
Vedremo stasera cosa accadrà.
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