01 settembre 2022

CHRONOS di François Hartog (Einaudi)

Il tempo secondo i greci e il tempo secondo il cristianesimo: un viaggio antropologico e storico in cui i primi privilegiavano la curiosità, l'esplorazione, l'analisi, l'uomo al centro dei propri dubbi e delle proprie incertezze; il secondo, invece, procede sistematicamente a sistematizzare questa visione ellenica in una serie di cadenze e scadenze ritmate e ripetute, che di fatto spegne quell'attitudine al progredire, dimostrandosi poi altrettanto capace di preparare il fedele all'inellutabilità del progresso, comunque misurato e filtrato da una sempre più strutturata predominanza di una fede senza requie e senza uscita.
Un libro splendido, scritto benissimo, dove l'autore si mette al servizio del Sapere e del Lettore, raccontando la lenta e inesorabile trasformazione di alcuni concetti che per noi oggi hanno un significato totalmente opposto a quello che avevano originariamente.
Suggerisco vivamente di tenere sempre un segno sull'Introduzione perché è lì che viene disvelata l'esatta consistenza di chronos, kairos e krisis, i tre concetti-chiave attraverso cui poi si sviluppa e si dipana l'analisi di questa lenta trasformazione da tempo proiettato a tempo circolare, da tempo evocato a tempo plasmato.
Non manca un'occhiata finale a questi nostri giorni, in cui l'"eterno mentre" di internet sta sgretolando alla base il concetto stesso di tempo, nella sua accezione più assoluta. 

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