07 settembre 2023

LA VITA PERFETTA DI WILLIAM SIDIS di Morten Brask (Iperborea)

Secondo Wikipedia, William Sidis sarebbe stata la persona col più alto QI mai misurato nella storia. E già questo biglietto da visita invoglierebbe a saperne di più, se non altro perché sono certo che in molti si aspetterebbero caratteri tipo lo Spencer di “Criminal Minds” o lo Sheldon di “The Big Bang Theory”. E, invece, è stato un personaggio abbastanza refrattario sia alla notorietà che all’usare le proprie facoltà perlomeno creando una propria dimensione felice, una sorta di soddisfazione personale assoluta.
Ora, il rifiuto della vanità ha un suo senso, quello dell’arricchimento economico pure; ma non si capisce perché questo romanzo debba esaltarne addirittura la tendenza all’autocommiserazione e alla mortificazione personale. Fatto sta che le prodezze di Sidis sono accessorie alla narrazione e certe sue scelte illogiche vengono narrate con un’aura di eccessiva nobiltà.
Non mi aspettavo nulla da questa biografia romanzata, però ho faticato non poco ad arrivare alla fine. Lo stile dell’autore è sicuramente liquido al punto giusto, ma è la trama che proprio non mi ha preso. La tecnica dell’andare avanti e indietro nel tempo funziona abbastanza, anche se ogni tanto bisogna rileggere il titolo del capitolo per capire a che punto siamo. Infine, non ho capito se la scelta di ipotizzare la sua morte così prematura come conseguenza di un’aggressione sia una speculazione artistica o una ricostruzione successiva a qualche approfondimento.
Insomma, è un libro che scivola via, lasciando ben poco.

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