29 agosto 2024

IL GIARDINO DELLE BESTIE di Erik Larson (Neri Pozza)

Erik Larson si avventura dentro i diari di William E. Dodd e di sua figlia Martha per entrare dentro l'orrore puro, quello nero, senza speranza, senza requie, senza uscita, del Nazismo delle origini.
Lui è l'ultimo ambasciatore USA prima che la Germania costringa il Mondo negli inferi della Seconda Guerra Mondiale. Lei è la figlia, all'inizio conturbata dalla perfezione di quel male e poi futura collaboratrice dell'Unione Sovietica.
Testimoni quasi oculari della Notte dei lunghi coltelli, vivono sulla propria anima la visione di una violenza all'inizio in filigrana (come nell'Uovo del serpente, dirà il regista Ingmar Bergman), poi sempre più manifesta e selvaggia, così non credibile che a raccontarla ancora oggi sembra impossibile sia accaduta e originata e approvata da milioni di persone. Che poi, a dirla tutta, soprattutto all'inizio i nazisti imitavano il verminaio fascista, allora ancora apparentemente forte e indistruttibile, con la sua genesi di violenza pura contro chiunque non fosse "normale".
Ma è un libro che racconta anche gli Stati Uniti, ciechi e avidi di fronte all'ascesa del Nazismo, da far volutamente finta di non capire la portata di quella follia, il suo radicato antisemitismo, l'evidente progettazione della Shoah.
Un libro potente nella sua narrazione così liquida e semplice, i cui protagonisti potrebbero essere sostituiti da chi si volterà dall'altra parte durante le mille altre realtà violente che hanno costellato l'Europa del Secondo Dopoguerra.

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