20 ottobre 2009

Werner Herzog: Incontri alla fine del mondo

Raramente ho letto un libro così intenso: è come un vino raffinato, un piatto prelibato, un dolce ricercato.
Incontri alla fine del mondo non è solo l'intervista a Werner Herzog, vero e proprio monumento del cinema tedesco, ma è una lezione di vita, in tutti i sensi possibili.
Si parla di giovinezza, di curiosità, di viaggi, di avventure, di estetica, di arte, di umiltà, di fierezza, di passione, di pazienza, di cinema, di film, di regia...
Herzog mi aveva già abbagliato con una sua cronaca di lavorazione veramente succosa. Ma qui siamo di fronte a ben altro: perché un'intervista se è fatta bene, scava fino in fondo ma senza violentare l'intervistato; soprattutto rimette in linea le errate interpretazioni di critici distratti, quando cioè vedevano cose che magari un regista neanche apprezza; ridà anche una sorta di speranza a chi sta nel nulla e vorrebbe esprimere la propria arte in un contesto così affollato qual è quello del cinema odierno.
Insomma, è un testo che va oltre il prevedibile, e che consiglio caldamente a chiunque abbia un minimo di curiosità in corpo, di apertura mentale e spirituale.
Di gente come Herzog ce n'è poca in giro: perlomeno frequentiamola con questo bellissimo libro.

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