Questa mattina ho fatto una pazzia, che per chi conosce Roma ha un senso tutto particolare: ho fatto a piedi da Testaccio fino al quartiere Della Vittoria. Il problema sta tutto nel fatto che purtroppo il Tevere è storto, mica come i fiumi americani che vanno dritti dritti e tracimano a comando.
Comunque provi a farli, questi 5 chilometri in linea d'aria diventano almeno 6 e qualcosa, se non addirittura 7; ci son pure tutti 'sti palazzi in mezzo... e per evitare il puzzo delle benzine verdi devi per forza passare all'interno.
Passi per Trastevere, per viuzze che sembrano uscire dal nulla, per case e chiese che sembrano ai confini del Medioevo, per finestre che nascondono immense librerie o panni da stendere, con i ladri che vanno a dormire e i netturbini che spazzano sbadatamente birre e preservativi della notte che si è appena chiusa, cani che portano i padroni a spasso... costeggi la Casa di Dante, accanto c'è il cinema che odora di vecchi film di quand'ero bambino, e poi più giù l'Alcazar, altra sala in cui Alessandro ci fa sempre pagare di meno (e dove l'altro ieri ho visto il bellissimo La valle di Elah), poi c'è una serie di piazze e piazzette con l'odore di caffé e ciambelle, con lo zucchero che ti stimola spese folli per saziare uno stomaco sempre vuoto, c'è quel bellissimo palazzo di cui non ricordo il nome che visitiamo solo una volta l'anno quando espone i vincitori di non so quale prestigiosissimo concorso fotografico internazionale, accanto c'è una comunità di tossici veramente linda e pinta che ti fa rimpiangere di non esserti fatto almeno una pera in vita tua, c'è il cinema Intrastevere che ci delizia sempre con proiezioni strepitose, più giù ci son delle cantine ricavate da antiche case romane dove hanno girato Cuore Sacro, poi arrivi accanto all'Orto Botanico dove ere fa ammirai un'installazione da brividi di Brian Eno, l'Accademia dei Lincei cui da ragazzino attribuivo un ruolo esoterico che immagino non abbia mai avuto, il Carcere Regina Coeli (non sei un vero romano sei almeno una volta non hai fatto i tre scalini... tradotto: se non sei stato in galera), l'immenso negozio di Hi Fi il cui responsabile porta il mio stesso cognome ma non siamo parenti neanche a cannonate nonostante suo padre sia morto lo stesso giorno in cui morì il mio, Santo Spirito, Borgo Pio dove son nato poco più giù con l'ambasciatore della Costa D'Avorio come dirimpettaio immenso e elegantissimo... e di là c'e il Tevere, il "ponte Ozpetek" (lo chiamo così perché c'hanno girato La Finestra di Fronte e il video di Giorgia che l'accompagnava), il Monte di Pietà, Campo de' Fiori con Giordano Bruno e il cinema Farnese di fronte al quale conobbi la mia signora e otto anni dopo sempre lì le chiesi di sposarmi con valletto il compianto Mauro che non riuscì ad arrivare vivo alla data del matrimonio, Corso Vittorio dove da ragazzo giocavo con alcuni amici a fare gli scherzi ai passanti, ancor più giù Piazza Navona dove c'è un negozione con incredibili animali di peloche, e Palazzo Braschi e via Zanardelli e il Palazzaccio e Piazza Cavour e il Cinema Adriano... sì, sembra stia girando male: è che in realtà, mentre camminavo da questa parte, mi divertivo a camminare mentalmente anche dall'altra.
Che città, mamma mia, che città...
Italia, Roma
Comunque provi a farli, questi 5 chilometri in linea d'aria diventano almeno 6 e qualcosa, se non addirittura 7; ci son pure tutti 'sti palazzi in mezzo... e per evitare il puzzo delle benzine verdi devi per forza passare all'interno.
Passi per Trastevere, per viuzze che sembrano uscire dal nulla, per case e chiese che sembrano ai confini del Medioevo, per finestre che nascondono immense librerie o panni da stendere, con i ladri che vanno a dormire e i netturbini che spazzano sbadatamente birre e preservativi della notte che si è appena chiusa, cani che portano i padroni a spasso... costeggi la Casa di Dante, accanto c'è il cinema che odora di vecchi film di quand'ero bambino, e poi più giù l'Alcazar, altra sala in cui Alessandro ci fa sempre pagare di meno (e dove l'altro ieri ho visto il bellissimo La valle di Elah), poi c'è una serie di piazze e piazzette con l'odore di caffé e ciambelle, con lo zucchero che ti stimola spese folli per saziare uno stomaco sempre vuoto, c'è quel bellissimo palazzo di cui non ricordo il nome che visitiamo solo una volta l'anno quando espone i vincitori di non so quale prestigiosissimo concorso fotografico internazionale, accanto c'è una comunità di tossici veramente linda e pinta che ti fa rimpiangere di non esserti fatto almeno una pera in vita tua, c'è il cinema Intrastevere che ci delizia sempre con proiezioni strepitose, più giù ci son delle cantine ricavate da antiche case romane dove hanno girato Cuore Sacro, poi arrivi accanto all'Orto Botanico dove ere fa ammirai un'installazione da brividi di Brian Eno, l'Accademia dei Lincei cui da ragazzino attribuivo un ruolo esoterico che immagino non abbia mai avuto, il Carcere Regina Coeli (non sei un vero romano sei almeno una volta non hai fatto i tre scalini... tradotto: se non sei stato in galera), l'immenso negozio di Hi Fi il cui responsabile porta il mio stesso cognome ma non siamo parenti neanche a cannonate nonostante suo padre sia morto lo stesso giorno in cui morì il mio, Santo Spirito, Borgo Pio dove son nato poco più giù con l'ambasciatore della Costa D'Avorio come dirimpettaio immenso e elegantissimo... e di là c'e il Tevere, il "ponte Ozpetek" (lo chiamo così perché c'hanno girato La Finestra di Fronte e il video di Giorgia che l'accompagnava), il Monte di Pietà, Campo de' Fiori con Giordano Bruno e il cinema Farnese di fronte al quale conobbi la mia signora e otto anni dopo sempre lì le chiesi di sposarmi con valletto il compianto Mauro che non riuscì ad arrivare vivo alla data del matrimonio, Corso Vittorio dove da ragazzo giocavo con alcuni amici a fare gli scherzi ai passanti, ancor più giù Piazza Navona dove c'è un negozione con incredibili animali di peloche, e Palazzo Braschi e via Zanardelli e il Palazzaccio e Piazza Cavour e il Cinema Adriano... sì, sembra stia girando male: è che in realtà, mentre camminavo da questa parte, mi divertivo a camminare mentalmente anche dall'altra.
Che città, mamma mia, che città...
Italia, Roma
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