Ve ne parlai anche altre volte: la risposta sofisticata ai Porcupine tree si chiama No-Man, accomunati infatti dallo stesso compositore/chitarrista, Steve Wilson.
La voce, invece, è quella di Tim Bowness.
Ho qui tra le mani la loro ultima fatica che faticosamente ho dovuto ordinare e aspettare per quindici giorni… spesi bene, però.
Li avevo conosciuti tramite Robert Fripp (l’unico essere umano che invidio), perché aveva collaborato con loro in Flowermouth.
Ogni loro cd è una piccola esplorazione, magari lenta, a volte ovvia, però sempre nitida e sofisticata. Mai roboante, mai stucchevole, la loro è musica che sfiora mille cose già sentite, ma mai senza copiarle o omaggiarle. Son come quei condomini educati con cui condividi perlomeno il vivere civile, ma che sanno farsi i fatti loro degnamente, dignitosamente, per poi regalarti splendide note.
Provateli.
Tim Bowness, Steve Wilson, no man, Musica
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