È vero che il lettore cui ha risposto, evidentemente non ha seguito i trascorsi del nostro terzistone con la scucchia; è vero anche che Severgnini lo sa, e fa il pesce in barile; però tutto questo sapeva troppo di presa per i fondelli.
E, quindi, ho preso tastiera e mail, e ho scrito al direttore di Sette, settimanale su cui il Severgnini sciorina le sue ovvietà.
Incidentalmente: secondo nuovissimi sondaggi, il 53 % degli americani (cui Severgnini si aggrappava per nobilitare il suo oscurantismo antidemocratico) sarebbe favorevole ai matrimoni tra gay; il repubblicano Theodore Olson sta continuando la sua battaglia in difesa dei matrimoni gay (“Non credo che la nostra società potrà mai essere all’altezza della promessa di uguaglianza e del diritto fondamentale alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità finché non fermeremo un’odiosa discriminazione fondata sull’orientamento sessuale”).
Nonostante la vacuità di quanto mi ha risposto il Di Piazza, io continuerò a tormentarvi, almeno finché Severgnini non chiederà scusa per le sue affermazioni, almeno finché l'Ordine dei Giornalisti non lo punirà come capita nei paesi veramente all'avanguardia (eppoi, è pure interista...).
Gentile Direttore,
mentre Beppe Severgnini non è stato rigorosamente punito per le sue affermazioni contro i gay, guardi cosa accade nei paesi civili.
Da un sito a sostegno dei malati di cancro alla gaffe sui gay. Brutta avventura per Hugh Grant domenica scorsa in diretta sulla Bbc mentre Inghilterra-Scozia si sfidavano sul campo del Sei Nazioni. L'attore è intervenuto per parlare di un sito che ha aperto per dare spazio alle persone colpite da tumori dove poter condividere emozioni e problemi, un'idea nata in seguito alla malattia e alla morte della madre. Ma durante l'intervista, interpellato sul suo passato di rugbista, si è lasciato sfuggire una frase scorretta sull'atteggiamento da tenere in campo, offensiva per il mondo gay. Immediate le scuse del network britannico
da Notiziegay.com
Per la cronaca: Severgnini si è dichiarato contrario al matrimonio tra gay perché “contro il buon senso”, “lo pensa la maggior parte degli italiani”, “il mondo liberal americano la pensa come me”, “è contro natura”, chi non la pensa come lui gli vuole “tappare la bocca”, e altri sciocchezzai simili.
Contro il buon senso - A quando gli stivali chiodati e i sacchi di sabbia vicino la finestra? Ma che razza di argomentazione è mai questa! Si è reso conto il terzista snob che così dà adito a comportamenti e affermazioni gravissime? E poi, la Costituzione Italiana nell’articolo 3 non difende esplicitamente ogni forma di scelta sessuale? E la Carta dei Diritti dell’Uomo?
Lo pensa la maggior parte degli italiani - E perché Severgnini sente il bisogno di cotanto presunto conforto? E poi, massa uguale qualità? Non è bastato il ventennio? E dove sono le statistiche? Ha parlato con 60 milioni di italiani?
Il mondo liberal americano è con lui - Peccato che parte dei più retrogadi conservatori americani convengano sul fatto che un matrimonio gay è garanzia di stabilità economica, utile anche e soprattutto alla società. E poi, anche se fosse, doppia presunzione: accostarsi ai grandi pensatori americani; pretendere che il loro verbo sia sempre e solo sinonimo di verità.
Severgnini non accetta critiche, altrimenti vuol dire che gli si vuole tappare la bocca - Mi scusi, lui può esprimere la sua dissimulata (e quindi vigliacca) omofobia, e nessuno glielo può far notare? E poi, Severgnini ha così paura di me che gli sbatto la sua mancanza di senso civico in faccia? Sono così potente? Non sapevo…
Davvero l’omosessualità è contro natura? Primo, anche se lo fosse, non significa nulla. Secondo, non è documentato in materia (e non solo su questa), perché la Natura non ha bisogno di “accettare” qualsivoglia comportamento: se mantiene una specie, ha valore; altrimenti prima o poi si estingue. Il bello è che in natura l’omosessualità esiste; e da sempre.
Sono sicuro che se io avessi sciorinato simili amenità, e fossi stato altrettanto famoso (ma non collegabile a conventicola alcuna), si sarebbe scatenato l’inferno in terra. Specie con queste argomentazioni così infantili e scellerate.
Dimenticavo: non sono gay, ma mi vergogno di un settimanale che consenta oscurità simili. Qui non si tratta di libertà di parola, ma di… “buon senso”.
Cordiali saluti,
Alessandro Loppi
Gentile signor Loppi,
Io non so esattamente che cosa pensi la maggioranza degli italiani sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Le posso solo dire che, personalmente, io sono favorevole al matrimonio tra gay.
In questo la penso in maniera differente rispetto al mio amico e collega Beppe Severgnini.
La forza di un giornale come il nostro è che le diverse opinioni possono coesistere, nell’assoluto reciproco rispetto.
Grazie comunque per avermi scritto.
Un caro saluto
Giuseppe Di Piazza
3 commenti:
Su Severgnini la penso come te ma secondo me è esagerato pretendere di far intervenire l'inutile ordine dei giornalisti. Inoltre le pubbliche scuse saprebbero molto d'ipocrisia e non è che cambierebbero di molto le cose.
Severgnini semplicemente si è mostrato per quello che è e se cambierà idea saremo felici di ascoltarlo. Tant'è che ha lasciato cadere nel silenzio tombale questi argomenti.
Non te la prendere troppo.
Infine ti devo rimproverare: pubblicare la corrispondenza privata non è bello!
Uhm, il direttore era stato informato.
In più io me la prendo perché non riesco a sopportare che un mio simile, un cittadino di questa Italia così complicata, non possa godere dei miei stessi diritti.
È più forte di me.
Stai bene, e grazie per il commento,
Alessandro
Ormai non mi faccio più illusioni su Severgnini. Sono indignato quanto te per le discriminazioni, ma Severgnini è il frutto di una certa educazione cattolica, e questo spiega i suoi pregiudizi. Speriamo cambi idea, ma ne dubito.
Posta un commento