Onestamente non so dire come mai abbia acquistato questo libro, e perché lo abbia divorato in pochi giorni: non capisco nulla di basket, né tantomeno amo le biografie degli sportivi (tranne certi ritratti sui quotidiani, che ormai non si leggono più). Oltretutto è scritto male, tradotto malissimo e con degli errori di tipografia che neanche mio nipote... però mi è piaciuto, e molto pure.
La storia del limpido ed agonistico confronto a distanza tra Larry Bird e Earvin "Magic" Johnson ti cattura dalla prima all'ultima pagina, lasciandoti esultare o soffrire insieme a personaggi veramente lontani dalla nostra cultura italica, che di agonistico ha nulla, e di competitivo ben poco.
Insomma, ne consiglio caldamente la lettura... e ancora non so il perché.
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