
Non amo molto il pianismo liquido di Guidi, peraltro sempre troppo ammiccante a certi nordicismi in stile ECM; ma qui ci stava bene, benissimo, preciso e puntuale nel supportare i virtuosismi di un Petrella in costante e probante stato di grazia.
C'è da chiedersi - da sorprendersi direi - come faccia il sempre giovane trombonista a trovare le strade giuste e a sostenere per tutto l'arco di un concerto un bagaglio emotivo e tecnico così singolare.
Insomma, quando uscirà il prossimo promesso cd, acquistatelo a occhi chiusi: questo live a Umbria Jazz Winter ne è stata una valida e indimenticabile premessa.
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