Che delizia!
Anat Cohen è entrata nelle grotte musicali brasiliane, esplorando ben oltre la fine del visibile, per tirar fuori dall'ancia del suo clarinetto un dolcissimo assaggio del choro, la musica della tradizione più genuina prima che venisse "rottamata" dai vati del tropicalismo.
Un'avventura "antropologica" e anche emotiva ricca di languori e sorrisi cui hanno partecipato quattro eccellenti musicisti di Rio e dintorni.
Da segnalare soprattutto Sergio Krakowski: col suo microscopico pandeiro (un tamburello, insomma) farebbe sfigurare anche il recente Mike Mangini e la sua roboante attrezzatura metal progressive.
Anat Cohen è entrata nelle grotte musicali brasiliane, esplorando ben oltre la fine del visibile, per tirar fuori dall'ancia del suo clarinetto un dolcissimo assaggio del choro, la musica della tradizione più genuina prima che venisse "rottamata" dai vati del tropicalismo.
Un'avventura "antropologica" e anche emotiva ricca di languori e sorrisi cui hanno partecipato quattro eccellenti musicisti di Rio e dintorni.
Da segnalare soprattutto Sergio Krakowski: col suo microscopico pandeiro (un tamburello, insomma) farebbe sfigurare anche il recente Mike Mangini e la sua roboante attrezzatura metal progressive.
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