Iñárritu passa metà del film a farci capire come si possa comporre qualcosa di buono con un (falso) pianosequenza; e l'altra metà a cercare di dissimularlo. Ma non è certo con il movimento isterico che manifesti cotanta destrezza, no?
Il buon Hitchcock con Nodo alla gola (vero pianosequenza, altroché) stava ben che fermo. Certo, le cineprese di allora pesavano come un bus inglese, ma se eri un regista sofisticato come lui sapevi comunque se e come muoverle; e Hitch scelse di mantenere un grande equilibrio tra forma e sostanza.
Ecco, io credo che formalmente il nostro Birdman sia un ottimo film; ma poi si perde nella ciccia, nella sostanza. Sono tutti bravi, geniali, liberi e anche autentici (doppiati mediocremente, as usual)... però la storia è quasi ovvia, e la petulanza dell'operatore impedisce di starsene tranquilli a godere del dialogo. Per carità, se ci fosse stato meno casino, magari avrei apprezzato più il film nel suo insieme.
Attenzione, poi: anche l'altro anno l'
Per farvi un esempio terra terra: potete scrivere una grandissima poesia con un'ottima penna stilografica; ma se poi fate mille ghirigori, il lettore non riuscirà mai ad apprezzare i vostri versi.
Ci vuole equilibrio. E questo Birdman ha preferito sacrificare la grazia del volo all'altare del suo narcisismo tecnico (la foto qui sopra sembra paradigmatica).
Bella la fotografia. Tra gli attori - tutti bravi - vi consiglio di seguire Emma Stone e Andrea Riseborough. Geniale la battuta di Michael Keaton "contro" George Clooney (chiaramente ispirata ai loro Batman cinematografici).
Da strapprezzare, infine, il commento musicale suonato dall'ottimo batterista Antonio Sanchez (secondo imdb, però, le partiture per batteria sono state scritte da Brian Blade e da Joan Valent).
la foto qui sopra è di Martin Le-May
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