Ecco, il quinto brano di Creation sembra muoversi così.
Del resto, spesso Jarrett sembra donare all'ascoltatore la parte finale di un discorso più ampio, che ha tenuto dentro di sé quasi controvoglia, e altrettanto controvoglia ha deciso di concluderne solo una minima parte ad alta voce.
Creation celebra i 70 anni di un Jarrett quasi in sordina, quasi fossero più intriganti le pause tra un brano e l'altro.
Eppure, è un grande disco.
Cercare di paragonarlo alla "pietra angolare" di Colonia è quasi fastidioso. Magari è più vicino a Radiation, anche se meno organico, o a Rio, anche se è meno strutturato.
Però Creation è un capolavoro. E dovete cominciarlo dal brano numero V.
Poi vi fermate. Spegnete lo stereo. E incominciate l'ascolto completo solo da domani, meglio dopodomani.
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