20 dicembre 2021

CHE HAI FATTO IN TUTTI QUESTI ANNI (Einaudi)

Se esistesse una biblioteca perfetta, di quelle che ospitano solo opere perfette, scritte ed editate in maniera perfetta, questo libro ne farebbe sicuramente parte.
Non è solo la storia della produzione di "C'era una volta in America", non è solo un viaggio dentro l'ultimo raggio di luce della purtroppo breve vita dell'immenso Sergio Leone, non è solo un omaggio al cinema, alla musica, al montaggio, alla fotografia - e anche alla produzione: è un insieme di queste cose e di molto altro, dove tutto è ben cesellato, equilibrato, mai fuori luogo né tantomeno esagerato, in cui ogni singola parte contribuisce all'insieme, mantenendo comunque la sua singola dignità e la sua necessaria visibilità. 
Ma, soprattutto, non è un'operazione nostalgia.
Certo, si respirano comunque amore incondizionato e un languore pieno di grazia, come anche un certo modo romantico di raccontare gli ultimi bagliori del crepuscolo cinematografico italiano, che in quegli anni ancora sapeva illuminare il cosmo della settima arte con una sua inestimabile grammatica e un invidioso coraggio.
C'è anche un'impostazione di fondo, sottile e impercettibile ma ben presente, che credo sia utile anche per chi volesse cimentarsi nel difficile mestiere della critica. Quella attualmente in voga, infatti, o è anacronisticamente militante (cfr FilmTv) o eccessivamente commerciale (cfr Ciak), vincolate o dall'angusto gusto personale o da una malcelata sponsorizzazione.
Qui, invece, il critico si documenta, argomenta, ricostruisce, ritrova i bandoli delle matasse e li racconta per quello che sono, non mitizza né mortifica, non si autocompiace della sua competenza né sgomita per farsi notare.
Insomma, è un libro che ho fatto fatica a riporre nello scaffale.
Da leggere e rileggere, magari rivedendo poi per l'ennesima volta il bellissimo capolavoro di Sergio Leone.

Nessun commento: