Un libro che non tradisce le aspettative, dove si respirano momenti godibili (l'incontro con Miles Davis), altri commoventi (la follia di Urbani), altri quasi comici (con musicisti capricciosi o fuori da ogni possibile canone).
Sicuramente, è un libro per appassionati di jazz, ma che può piacere anche a chi ama la musica e gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, quando tutte le arti erano ancora fresche, inedite, vive, potenti, esaltanti.
Sicuramente, è un libro per appassionati di jazz, ma che può piacere anche a chi ama la musica e gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, quando tutte le arti erano ancora fresche, inedite, vive, potenti, esaltanti.
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