Nata da pochi anni, la Casa Editrice Burno ha pubblicato anche questa dolcissima autobiografia di Bud Spencer, uno dei massimi interpreti della cinematografia per giovani della mia generazione. Un attore morbido, simpatico, paterno, pieno di calore umano e di simpatia senza confini.
È un'autobiografia senza pretese, ma proprio per questo molto interessante, perché esplora mondi e geografie che oggi risulta impossibile anche e solo immaginare.
Un libro dove trovate anche moniti educativi ma non didascalici, come anche un certo modo rigoroso ma solare di intendere il senso del dovere, quel vivere la vita con il sorriso da una parte e la dignità dall'altra.
Bud Spencer per me è soprattutto questo, ma anche questo e questo.
Mi rendo perfettamente conto che per i ragazzi di oggi un ragazzone del genere sia anacronistico e anche ingenuo, ma è il simbolo genuino e autentico di un periodo storico in cui ogni cosa aveva il tempo di sedimentare, di crescere, di diramarsi, di diventare genitore o fratello o amico o visione.
Si teme spesso di scadere nel passatismo quando si affrontano certi argomenti. È sensato e forse legittimo. Ma almeno avevamo la possibilità di assorbire con gusto i nostri giorni, di assaporare ogni singolo istante, senza che la realtà dei grandi rovinasse la nostra immaginazione.
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