25 maggio 2024

THE GOOD NURSE

Charles Cullen è un serial killer americano condannato in via definitiva per l’omicidio di almeno 29 persone (sulle 40 da lui dichiarate); cifra che potrebbe arrivare addirittura a 400, almeno secondo alcuni inquirenti.

Infermiere modello, uccideva le sue vittime per via endovenosa, usando farmaci che ad una biopsia standard potevano risultare plausibili, oppure aumentando oltre il consentito l’inoculazione di insulina.

The Good Nurse (2022) racconta la sua cattura, partendo dalla vita dell’infermiera che intuì il suo modus operandi. Un film eccellente, che tiene inchiodati sullo schermo fino alla fine e che riesce a dosare sapientemente tensione e sospensione, amicizia e tradimento, fiction e realtà.

Lui è interpretato da un sontuoso Eddie Redmayne, capace di così tante sfumature e sottintesi, che diventa quasi doloroso per lo spettatore vederlo ammettere di essere il criminale che sappiamo.

Lei è Jessica Chastain, sicuramente meno brava, ma che alla fine funziona proprio perché capace di arginare la sua recitazione.

Ma la vera protagonista è la colonna sonora, nel suo insieme però: musica e suoni, rumori e silenzi, sono un film nel film, un esercizio di stile che sorprende per la gamma di sentimenti che riesce ad esprimere, per come supporta la sceneggiatura e la regia.

A latere, per chi è acritico antiamericano, è un film che denuncia anche i difetti della sanità privata. Infatti, i dirigenti degli ospedali dove Cullen commise i suoi delitti, evitarono accuratamente di denunciarlo, onde evitare ritorsioni mediatiche contro le strutture: lo allontanavano quasi in silenzio e poco più.

Per gli appassionati di gradi di separazione: l’attore che interpreta il detective è il medico che studia il cervello degli zombi nella prima stagione di Walking Dead; l’attrice che interpreta la dirigente ospedaliera, invece, è la mitica Madison sempre più ricorrente nello spin-off Fear the Walking Dead

Nessun commento: