Un bel giorno arriva un vecchietto peruviano di 80 anni. Gli devono togliere delle vene varicose grosse come autostrade. Parla solo spagnolo. Il suo chirurgo e gli infermieri parlano solo italiano: lo scambio di battute ha il sapore di un'opera beckettiana.
Evidentemente in sala preoperatoria ha incontrato una delle mie monache, perché durante la notte postoperatoria la flebo salta via dalla mano, e da vecchietto mezzo rotto si trasforma in un muscoloso Carrie lo sguardo di Satana. Sangue ovunque, infermieri svogliati che lo ignorano, un pavimento rosso e anche puzzolente del piscio che sta perdendo per la paura, lui che ulula in spagnolo e io immobilizzato da catetere e flebo che gli dico para, para, para suonando contemporanemente il campanello. Finalmente arriva qualche infermiere meno svogliato che gli rimette a posto l'ago, pulisce la stanza con lo sguardo e ci raccomanda di dormire... con quel puzzo, con quel pazzo.
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